Procedono a ritmo serrato gli incontri della direzione generale dell’Irccs Crob. A quindici giorni dall’insediamento del nuovo direttore generale, Massimo De Fino, prosegue senza sosta l’attività istituzionale volta a dare già alcune risposte agli obiettivi di rinascita del Crob assegnati dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e dall’assessore alla Salute e Politiche della Persona Francesco Fanelli. Oltre all’incontro con tutto il personale che si è svolto la settimana scorsa, si sono tenuti ulteriori incontri con il Collegio di Direzione e con le organizzazioni sindacali. È inoltre iniziata anche la visita alle strutture dell’Istituto annunciata al momento dell’insediamento, volta in primo luogo alla conoscenza di coloro che si occupano della ricerca e i relativi progetti in essere.
Il direttore generale ha espresso soddisfazione per gli incontri già effettuati che si sono svolti in un clima di massima cordialità e partecipazione con proposte costruttive che mirano a migliorare l’efficienza dell’Istituto. Si ritiene convinto che il 2024 sarà l’anno delle risposte alle aspettative e al bisogno di salute della popolazione lucana e non solo, grazie anche alla collaborazione già nata con i colleghi delle altre aziende sanitarie regionali, sotto la guida del nuovo direttore generale per la Salute e le Politiche della Persona Massimo Mancini.
Il direttore generale dell’Irccs Crob annuncia, infine, la ripresa delle attività scientifiche nell’ambito della rete AMORe, Alleanza Mediterranea Oncologica in Rete, costituita a Bari il 29 novembre 2017 dagli Irccs oncologici Crob per la Basilicata, Pascale per la Campania e Giovanni Paolo II per la Puglia con l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte di sperimentazione e innovazione gestionale, attività di formazione professionale e sviluppo di progetti di ricerca oncologica traslazionale in rete. Il primo incontro della rinata rete AMORe si terrà proprio al Crob entro il mese di gennaio alla presenza del direttore generale dell’Istituto Pascale di Napoli Attilio Bianchi e del direttore generale dell’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari Alessandro Delle Donne.