Strada statale 18 di Maratea, sindaco Stoppelli: fatti e non polemiche. Di seguito la nota integrale.
Che la riapertura della ss18 di Maratea sia una priorità per la comunità marateota e per tutta la collettività lucana è un dato di fatto: lo testimoniano, oltre all’intervenuto impegno politico e istituzionale quello dei cittadini, operatori, comitati e consorzi che si sono spesi per la causa reclamandone la priorità anche senza ostentati clamori. Dopo un anno complicato dal quale siamo usciti tuttavia positivamente il tempismo resta decisivo per fugare le legittime preoccupazioni del territorio. Bisogna fare presto come questa emergenza impone senza indulgere in sterili e inutili polemiche. Sono però costretto a replicare ad alcune inesattezze diffuse a mezzo stampa per correttezza istituzionale e chiarezza verso i cittadini.
La Regione Basilicata e in particolare l’Assessorato alle infrastrutture, come è utilmente avvenuto nel recente e meno recente passato, devono ora dare risposte concrete a problematiche già dipanate, senza nascondersi dietro ulteriori incontri e riunioni che dilatano i tempi e non superano gli ostacoli.
I tavoli o ulteriori cabine di regia non possono diventare un escamotage per rinviare soluzioni o decisioni che sono già state discusse e che adesso richiedono immediate assunzioni di responsabilità.
Quale Commissario e Sindaco di Maratea ho partecipato a tutti gli incontri ministeriali e regionali esponendo la situazione e condividendo le azioni possibili e necessarie, secondo le competenze attribuitemi. Ho inoltre scritto ufficialmente alla Direzione Generale infrastrutture e mobilità chiedendo a questa di individuare un percorso per trasferire la gestione, anche a livello regionale, del sistema di allerta che ha consentito la riapertura dell’arteria nel periodo estivo e fino al 30 settembre u.s. Fino a quella data è stata l’Anas ad assumersi tale incombenza in via del tutto eccezionale. Il Comune di Maratea e il Commissario non hanno né la competenza, né la forza economica, né le risorse umane per addossarsi un tale onere pur essendo disposti ad una compartecipazione attiva alle eventuali operazioni per il bene del nostro tessuto sociale e produttivo. Non abbiamo ricevuto ancora riscontro alle richieste avanzate, né dal Dipartimento Infrastrutture e nemmeno dallo stesso Assessore Sileo che però mi richiama ad una maggiore collaborazione con gli uffici regionali. Le attività dei mesi precedenti nei quali si è fronteggiata una emergenza nazionale, ricostruita integralmente e riaperta una strada al traffico, monitorando un versante di crollo che non ha pari nella storia della nostra Regione, testimoniano come il Sindaco e Commissario sia stato sempre aperto e presente nella cooperazione e condivisione con tutti gli enti preposti; devo tuttavia segnalare che essendomi già rivolto direttamente alla Direzione Generale Infrastrutture, in più occasioni, sia in via formale che informale, non siano ancora pervenuti risvolti tangibili.
All’Assessore Sileo vorrei inoltre rammentare che contrariamente a quanto da lei sollecitato in una recente missiva, il Commissario all’emergenza ha poteri definiti in una precisa ordinanza del Capo della protezione civile nazionale. Tra questi non rientrano quelli relativi alla messa in sicurezza della strada che ricade su altri enti, pertanto, ritengo opportuno che innanzitutto si chiariscano e comprendano i compiti che spettano ai vari attori al fine di rendere per il prosieguo il dialogo più fluido e costruttivo. Sono certo che con il lavoro di squadra e il reciproco supporto saranno soddisfatte le aspettative del territorio e verranno raggiunti, secondo quanto stabilito, i comuni obiettivi che sono quelli di assicurare a Maratea una viabilità definitivamente sicura ed efficiente. Non con gli annunci ma con i fatti.