Pasquale Doria, consigliere comunale Matera Civica: “Stadio in alto mare, perché quei ritardi?”. Di seguito la nota integrale.
Quando non si hanno competenze tecniche specifiche non è il caso di avventurarsi in soluzioni che competono più che altro ai professionisti delle discipline della progettazione. Ma è sempre utile discuterne apertamente, non solo in termini politici, tanto più che il tema è di quelli che appassiona non poco l’opinione pubblica locale. Si tratta della realizzazione da parte del Comune del cosiddetto “Parco del Campo” – Stadio “XXI Settembre – Franco Salerno”. Impossibile fare finta di niente e non formulare alcune perplessità a viso aperto, cosa che avverrà anche con un’apposita interrogazione. Sarà interessante conoscere, pubblicamente, i motivi reali che hanno determinato l’evidente ritardo di oltre un anno nella realizzazione dell’intervento, a partire dal 30 dicembre 2021, data di assegnazione del finanziamento PNRR, al 5 dicembre 2022, ovvero dall’adozione del primo concreto atto amministrativo da parte della Giunta comunale.
Se consideriamo la ristrettezza dei tempi residui per l’inizio dei lavori, pena la perdita dei finanziamenti, i ritardi accumulati dall’Amministrazione comunale rischiano d’impedire un’adeguata realizzazione di opere non certo irrilevanti, per la spesa e la loro portata. Vicende notoriamente seguite da una parte non certo ridotta della comunità che, per varie ragioni, non ultima la pratica sportiva, accomuna i cuori e le passioni di quanti frequentano lo stadio e le palestre storicamente attive nel suo perimetro.
Insomma, la questione riveste la sua importanza e bisognerà fare in modo che non venga compromesso il concreto coinvolgimento dei cittadini, nonché la collaborazione attiva con tecnici e ordini professionali impegnati nel miglioramento e nel superamento delle numerose criticità rilevate nel progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE). Si tratta di un passaggio non certo secondario emerso grazie agli interventi dei responsabili degli Ordini professionali che, non nascondendo un certo imbarazzo, nulla hanno potuto proporre a livello di contributo d’idee in mancanza di una direzione di marcia meno incerta.
Tecnici a parte, non sono comunque mancati suggerimenti e proposte di cui, in verità, se ne parla già da tempo. A questo punto sarebbe il caso di non ignorarli e bene farebbe la parte politica che guida l’ente locale a trasmettere ai competenti uffici comunali i numerosi rilievi e le indicazioni raccolti anche nel corso dell’incontro pubblico all’ex monastero di San Rocco, spunti finalizzati al miglioramento e al superamento delle numerose criticità rilevate nel progetto di fattibilità. Si tratta di un invito che ha un senso soprattutto se il continuo richiamo alla partecipazione non debba ridursi al solito mero esercizio dialettico, specialmente in vista di una nuova campagna elettorale.
Alla vigilia dell’Epifania, quindi, il sindaco, gli assessori all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, presente il presidente del Consiglio comunale, assistiti da un tecnico comunale, hanno presentato pubblicamente il progetto di fattibilità tecnico-economica. Quello che per dovere di cronaca non è certo il caso di tacere è che il progetto, come rilevato da molti degli intervenuti, presenta molteplici criticità. Nello specifico, per quanto attiene la finalizzazione dell’area e delle strutture per lo svolgimento delle competizioni calcistiche e di altri sport, tanto più che non sembrano essersi diradate le nebbie sul destino della scherma e della pallavolo, in particolare.
Questione, di assoluto rilievo è inoltre l’interconnessione con il quartiere di Piccianello e con il resto della città, aspetti che riguardano le dichiarate finalità di rigenerazione urbana e riduzione delle condizioni di emarginazione e degrado sociale che il finanziamento PNRR esige. Non ci dovrebbero essere dubbi in proposito, è questo il momento decisivo dell’intervento che, per non perdere la memoria ha una data di nascita precisa. Ricordiamolo, con Decreto Interministeriale del 30 dicembre 2021, al Comune di Matera è stato assegnato un finanziamento a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), relativo alla Missione 5, Componente 2, Investimento 2.1 – “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”, per la realizzazione del “Parco del Campo”, ovvero, un intervento riguardante lo Stadio XXI Settembre, per un importo complessivamente pari a 12 milioni e 650.000 euro.
Il 6 aprile 2022 il Consiglio comunale ha approvato la mozione a firma di n.12 consiglieri, quale documento di sintesi dei lavori svolti nell’ottava Commissione consiliare del Comune, aventi all’ordine del giorno il progetto inerente la destinazione d’uso dell’area su cui insiste il Campo Sportivo XXI Settembre. Si giunge quindi al 5 dicembre 2022, ovvero quando l’intervento è stato inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025, per l’annualità 2022.
Non è accaduto ma, in definitiva, sarebbe stato utile nell’incontro pubblico conoscere le ragioni oggettive che hanno determinato l’evidente ritardo di oltre un anno nell’avvio dell’intervento. Siamo ancora in alto mare e tornare a chiedere conto nel dettaglio dei ritardi a chi governa l’ente locale, a questo punto, è d’obbligo.