Nella sede dell’Ente Parco Murgia matearna si è svolta la conferenza stampa relativa ai dati raccolti del lavoro “Acqua pubblica. Dalle canalizzazioni del passato ai fontanini del presente. Orientiamoci a non sprecarla” legata al progetto realizzato con il contributo della Regione Basilicata, Dipartimento Ambiente, e rientrante nel programma EPOS. Al tavolo il presidente dell’Ente Parco, Pierfrancesco Pellecchia, Raffaele Lamacchia, presidente dell’Ente Associazione Amici del Parco, e l’assessore all’igiene urbana del Comune di Matera, Giuseppe Falcone. Lamacchia ha sottolineato che è stato realizzato il programma EPOS della Settimana UNESCO per l’educazione ambientale 2011. L’incontro ha messo in evidenza come il torrente Gravina e Iesce risultano ancora inquinati per via degli scarichi che derivano dalla Puglia. Inoltre l’Ente Parco Murgia, per facilitare l’attraversamento del torrente Gravina sta portando a termine un percorso per collegare Porta Pistola con Murgia Timone e Murgecchia grazie ad un ponte in legno. L’inaugurazione è prevista per settembre e a Matera arriverà anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Inoltre Pellecchia ha sottolineato che sarà programmato un incontro con la Regione Puglia affinchè si possa migliorare la qualità delle acque che scaricano nel Torrente Gravina. Nel contempo è stato anche presentato il periodico n. 37, l’info@parcomurgia.it, prodotto dall’Ente, dedicato al progetto in questione e nel quale sono riportati i dati raccolti dai monitoraggi dei fontanini (Ph, Durezza, Nitrati, Nitriti, Solfati e Cloruri) e le note degli alunni partecipanti. Direttore della testaata è il giornalista Franco Martina. Un progetto e un percorso che si è reso via via sempre più duttile con la partecipazione delle scuole Media “Torraca”, in particolare della classe 3^A (cla@sse 2.0) e dell’Istituto comprensivo “Salinari-Palazzo” di Montescaglioso. Lamacchia ha tracciato un lavoro insieme ai partners quale l’Ente Parco della Murgia, i CEAS di Matera e Montescaglioso che da dicembre 2011 a giugno 2012 ha previsto attività didattiche in aula, uscite e monitoraggi dei fontanini pubblici della città: “Il progetto nasce nel 2009, dopo aver partecipato al Congresso Nazionale di Archeologia del sottosuolo per valorizzare sempre più il Parco della Murgia. Siamo giunti a realizzare il Progetto grazie al contributo promosso dal Dipartimento Ambiente della Regione BAsilciata. L’acqua è stato quindi l’elemento al centro delle attenzioni degli Amici del Parco. Abbiamo fatto una ricerca per individuare i fontanini nella nostra città che si trovano in stato di abbandono per incuria. Questo progetto ha visto la partecipazione attiva delle scolaresche ed è entrato nei programmi della settimana Unesco dell’educazione ambientale. Abbiamo determinato che l’acqua delle fontane e del nostro robunetto è sicura, economica e ben controllata e che è importante educare i giovani a questo consumo con responsabilità. L’acqua è stata analizzata con gli strumenti Bicocca scegliendo come parametri q la durezza, solfati, cloruri, pH e abbiamo controllato anche le acque della Gravina che sono ottime. Abbiamo considerato che c’è molto spreco e che dobbiamo continuare a lavorare su questo tema per dare sempre più risposte ai ragazzi”.
Pellecchia: “Il progetto ha coinvolto i ragazzi delle due scuole e questo è un aspetto molto importante perchè vuol dire che si creano futuri cittadini responsabili. La nostra volontà è quella di riportare l’acqua del Torrente Gravina e Jesce alla stato puro come rilevava Eustachio Verricelli nella sua “Cronica de la città di Matera nel Regno di Napoli (1595 e 1596)” e la volontà ci deve condurre a questo. Sappiamo tutti che l’acqua condiziona lo sviluppo di un territorio e i Torrenti Jesce e Gravina purtroppo raccolgono gli scarichi delle Puglie. Noi con la Regione Basilicata e il Comune abbiamo fatto di tutto per risolvere il problema e come Ente Parco stiamo realizzando un percorso da porta Pistola con attraversamento di un ponte di legno sul torrente per salire a Murgia Timone e Murgecchia per avvicinare sempre più il Parco Murgia ad un Parco Urbano di qualità. Purtroppo vi sono diverse discariche abusive realizzate nel tempo e provvederemo alla vigilanza con la presneza fisica di giovani guardie ecologiche. Dobbiamo ripulire e garantire acque buone alla Gravina. Ci sono delle indagini da parte della Procura su scarichi abusivi.”.
Falcone circa il progetto EPOS : “Le criticità emerse saranno degne di attenzione sopratutto in riferimento ai fontanini recuperati e messi in sicurezza nel centro storico di Matera. Per quanto riguarda i torrenti Jesce e Garvina occorre mettere in risalto le attività positive che si realizzano. Ci vorrà del tempo che il tutto si normalizzi e nel contempo sarebbe opportuno che la Regione Puglia prenda atto della responsabilità diretta. E’ in atto la progettazione del verde pubblico con soluzioni sostenibili come il recupero delle acque piovane. Nel periodo 2014-2020 cercheremo di recuperare finanziamenti per procedere a soluzioni di sostenibilità ambientale della città di Matera. Credo che se la Regione Basilicata procederà alla pubblicazione di bandi su questi temi si potranno ottenere risultati ancora migliori”. Alla conferenza hanno partecipato gli operatori dell’Associazione Cea, Montemurro e Lospinuso, che hanno confermato di aver sempre affrontato nei loro progetti il problema “Acqua”.
Carlo Abbatino
(Nella foto in copertina www.sassilive.it Falcone, Pellecchia e Lamacchia), in basso un fontanino del centro storico materano)