Un supporto alla biblioteca provinciale “Stigliani” tra i presìdi culturali delle aree interne, oltre alla definizione di un Piano finanziario per il museo demoetnoantropologico (MuDEAm). Sono le richieste avanzate dal sindaco, Domenico Bennardi, in qualità di presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, nell’ambito del Piano delle attività 2024 approvato in Consiglio di amministrazione. «Ho fortemente voluto che venisse aggiunto nel progetto dei “Presìdi culturali e del rilancio delle biblioteche delle aree interne”, anche la biblioteca provinciale di Matera -spiega Bennardi- per cercare di rilanciarla veicolando progettualità, attenzioni e risorse della Fondazione a favore di una delle più importanti biblioteche della Basilicata». Il sindaco, preoccupato per le sorti della biblioteca Stigliani, ha voluto rinviare la prima seduta di approvazione in Cda del Piano delle attività 2024, chiedendo questa importante integrazione, che però non risolverà il problema della biblioteca di Palazzo dell’Annunziata se la Regione non garantirà le risorse gestionali necessarie all’ente Provincia, per sostenere personale e struttura. «Inoltre -prosegue il sindaco- ho voluto che si aggiungesse anche uno studio di analisi, per la definizione di un piano finanziario del MuDEAm, il museo demoetnoantropologico di Matera, il cui restauro e allestimento multimediale sta per essere completato». Il 2023 è stato l’anno di rilancio della Fondazione, con il nuovo statuto approvato nel dicembre del 2022. Quello appena trascorso, è stato definito “anno di start-up” per la Fondazione, l’avvio di un nuovo ciclo caratterizzato tra l’altro da una maggiore operatività su scala regionale. Nel 2023 è stato approvato il Piano strategico e, al suo interno, il Programma di indirizzo strategico della Fondazione, che sostituisce le linee di indirizzo incorporate nel ciclo precedente in quel famigerato dossier, che aveva dato luogo alla designazione a Capitale europea della cultura 2019 e ai relativi finanziamenti.
Gen 10
Il Presidente della Fondazione Matera 2019 rivendica il fatto di aver ottenuto una modifica del piano delle attività.
È abbastanza surreale che il Presidente della Fondazione si intesti una modifica del piano delle attività; questo probabilmente indica che le danze in Fondazione le mena qualcun altro, ovvero chi ci mette i soldi e che probabilmente interpreta questo organismo come un ennesimo ente strumentale della Regione Basilicata.
Peccato che questa sia una Fondazione dove – almeno in teoria – “uno vale uno”, indipendentemente dalle risorse messe a disposizione (che sono della collettività, non dell’ente che ce le ha in bilancio).
La peggior eredità di Matera 2019 sta nel fatto che si è persa l’occasione di far crescere un luogo in cui le principali istituzioni regionali pensano insieme ed agiscono strategicamente nel campo della cultura.
E tralasciamo il fatto che lo scettro del comando in questa vicenda sembra aver definitivamente abbandonato Matera…