Nel pomeriggio i residenti del borgo La Martella di Matera hanno promosso una manifestazione davanti al Comune di Matera per dire no alla centrale biogas nell’area ex discarica del borgo materano.
All’iniziativa hanno partecipato anche i rappresentanti del Comitato civico “Ludovico Quaroni” del Borgo La Martella guidati dal presidente Eustachio Cuscianna, il parroco Don Gianpaolo Grieco e soci dell’associazione politica Schierarsi Matera, guidata da Gianni Schiuma. Presenti tra gli altri i consiglieri comunali Nicola Casino, Daniele Fragasso e Mario Morelli, il consigliere regionale Roberto Cifarelli e il presidente dell’associazione “Matera nel cuore Giovanni Angelino”.
Numerosi gli striscioni esposti dai manifestanti: “Tradimento”, “La misura è colma”, “La Martella si ribella”, “Biogas no grazie”, “… Solo lontano dai centri abitati, la salute prima!”, “I cittadini hanno fiducia nelle istituzioni”.
Michele Capolupo
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Gianni Schiuma di Schierarsi Matera ha dichiarato: “Per i cittadini de La Martella, dopo i festeggiamenti del 2023, per i 70 anni dall’istituzione del Borgo, sembra che il 2024 possa rappresentare un incubo.
L’amministrazione comunale materana, infatti, è tornata a parlare della concreta possibilità di realizzare una centrale di produzione di biogas, attraverso la trasformazione dei rifiuti organici in biometano, presso la ex Discarica de La Martella (bonificata dopo la condanna della Comunità europea).
L’argomento è stato già trattato in una apposita Commissione comunale, precisando che la scelta andrà adottata entro la giornata odierna.
L’amministrazione a trazione 5 Stelle, dopo aver promesso, in campagna elettorale, di mettere una pietra tombale sulla discarica, attraverso la sua bonifica e chiusura totale, oggi lancia messaggi discordanti, parlando di “messa a valore dell’impianto” e del rischio di ricadute economiche (ovvero più costi per i cittadini) in caso di chiusura totale.
Siamo di fronte a quello che può sembrare un vero e proprio ricatto, con l’intento di orientare l’opinione pubblica su una scelta dolorosa per i residenti del Borgo, nel conflitto fra salute e benessere oppure maggiori imposizioni economiche.
In tutto questo, l’amministrazione ha avviato un percorso di presunto confronto con i portatori di interesse, incontrando, fra gli altri, gli ordini professionali, ai quali però viene proposta la solita minestra, ovvero la scelta fra benessere dei cittadini oppure maggiori costi per la collettività.
A proposito di benessere, citiamo alcuni possibili “effetti collaterali” legati alla presenza di tali impianti sul territorio: possibili ricadute sulla salute causate da contaminazioni delle matrici aria, acqua, suolo, criticità legate alla presenza di gas combustibile, potenziali emissioni odorigene (in particolare in fase di ricezione, stoccaggio di rifiuti, ecc.), potenziale contaminazione dei corpi idrici, disturbi legati al traffico dei mezzi pesanti, alterazione della qualità paesaggistica, eventuali alterazioni dell’ambiente urbano o della qualità della vità per impianti localizzati nelle vicinanze dei centri urbani, ecc.ecc.
Queste non sono nostre catastrofiche previsioni, ma sono solo alcune delle indicazioni e dei potenziali rischi contenuti in un documento ufficiale della Regione Basilicata, il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti – Valutazione Ambientale Strategica – Sintesi non tecnica.
In tutto questo, riteniamo che l’unica parola valida sia dare voce ai residenti del Borgo, mettendoli al corrente dei rischi connessi alla presenza di tale tipologia di impianti.
Troviamo singolare che l’amministrazione comunale abbia trovato il tempo e la volontà di organizzare un consiglio comunale aperto sul Deposito Unico Nazionale delle Scorie Nucleari, ovvero una prospettiva remota e, in ogni caso articolata, perché prevede la consultazione delle popolazioni residenti coinvolte, ed invece non si sia preoccupata di confrontarsi con i materani e in special modo i martellesi su una possibilità incombente e prossima alla scadenza (il 15 gennaio 2024, appunto).
Per questa ragione la Piazza di Schierarsi di Matera, oltre a comunicare la propria vicinanza e disponibilità ad affiancare i cittadini martellesi nelle azioni che intenderanno intraprendere a difesa della propria salute, vuole segnalare la possibilità che l’amministrazione comunale attivi, nel più breve tempo possibile, lo strumento del referendum consultivo, chiedendo ai cittadini di esprimersi su una scelta così impattante.
La formula del referendum consultivo può essere attivata in breve tempo, attraverso una proposta da parte della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali.
Chiediamo quindi al Consiglio comunale di attivarsi immediatamente per proporre, ai residenti del Borgo La Martella, la scelta fra la chiusura tout court della ex Discarica, oppure la realizzazione di un campo solare fotovoltaico oppure la realizzazione di una centrale a biogas.
Un quesito semplice, lineare, comprensibile ed al quale si legherebbe il futuro del nostro storico Borgo.
La fotogallery della manifestazione (foto www.SassiLive.it)