Andrea Cinque, Comandante della stazione Carabinieri di Angri, centro della provincia di Salerno è stato aggredito dopo la partita di serie D giocata domenica dalla squadra di casa contro il Matera ed il sindaco del comune campano invita i responsabili, con un appello sui social, a “farsi avanti e chiedere scusa”.
La partita si era chiusa sull’1-1 e dopo il match si erano verificati disordini. La squadra ospite, con un post sui propri profili, ha denunciato “indiscriminati e disinvolti lanci di petardi, pietre e altro ancora nel piazzale che ospitava il pullman” del Matera “oltre ad alcune auto dei tesserati. Ci segnalano anche due lievi feriti”.
In questo contesto il comandante della locale stazione dei carabinieri, che stava cercando di mantenere l’ordine, è stato aggredito da alcuni ultras dell’Angri. La società campana, dopo aver smentito “categoricamente le accuse ricevute relativamente ad una pseudo aggressione da parte dei tifosi grigiorossi ai danni di tesserati del Matera”, ha preso le distanze “da ogni tipo di atto di violenza” ed espresso “solidarietà al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Angri”.
Dal canto suo, il sindaco Cosimo Ferraioli, che si è incontrato con il comandante dei carabinieri di Nocera Inferiore “per un confronto sui fatti”, ha evidenziato che “ciò che è accaduto è molto più grave di quanto si pensi, in quanto il gruppetto che ha aggredito il comandante è formato da tre tifosi angresi, motivo per il quale ci saranno purtroppo conseguenze anche per tutta la tifoseria. Invito gli aggressori – ha continuato il primo cittadino – a farsi avanti autonomamente innanzitutto per chiedere scusa e recuperare un’immagine negativa che non solo è stata estesa a tutta la città, ma soprattutto a tutti i cittadini tifosi. Li invito a farsi avanti anche perchè la pena per questo reato è l’arresto, ripeto l’arresto, anche differito, e la detenzione a conclusione delle indagini in corso. Il Comandante dei Carabinieri rappresenta lo Stato ed è qui a tutela della comunità, motivo per il quale il gesto resta gravissimo e inqualificabile. Siate uomini quando occorre esserlo, ammettete lo sbaglio e prendetevi le vostre responsabilità. Angri – conclude Ferraioli – si dissocia da questi delinquenti, e sono certo che a dissociarsi saranno anche tutti i veri tifosi angresi, quelli che amano il calcio e la città seguendo ancora certi valori”.