Alessandro Bianchi, studente del quinto anno al Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera, indirizzo ASA, ha inviato una lettera aperta al governatore lucano Bardi a seguito dell’annuncio del bonus acqua approvato dalla Giunta regionale. Di seguito la nota integrale.
Caro Presidente Bardi,
da che è partito il nuovo anno sono di continuo alle prese con argomenti del tipo che pensi di fare, dove andrai all’università? A che corso intendi iscriverti e così via.
Tutto sembra difficile e complicato.
L’ansia della famiglia; a pranzo ti guardano e aspettano che tu dica qualcosa sul futuro: si aspettano di conoscere cosa farò e dove mi iscriverò all’università.
Dal canto mio è piuttosto semplice anche se apparentemente paradossale: si parla ogni giorno di spopolamento della Basilicata, di giovani che vanno via, che l’università di Basilicata è una importante ed eccellente istituzione culturale e formativa dunque mi verrebbe facile dire che rimango in Basilicata e mi iscrivo all’UNIBAS.
Però qualcosa mi turba fortemente quando leggo in giro che in Basilicata verrà dato il bonus acqua alle famiglie lucane.
La cosa non mi dispiace affatto.
Tuttavia leggo che questa iniziativa politica promossa dai lei, Presidente Bardi verrà finanziata attraverso un accordo con le compagnie petrolifere ENI e SCHELL che si impegnano a realizzare impianti fotovoltaici che ridurranno, in futuro, i costi energetici di Acquedotto Lucano.
Anche questa cosa non mi dispiace affatto.
Però approfondendo ancora la questione mi accorgo che ENI e SHELL per consentire di avere – subito – un po’ di riduzione della bolletta dell’acqua alle famiglie lucane con redditi sotto i 30 mila euro di ISEE anticipano alla Basilicata risorse che in realtà erano obbligate ad investire nella nostra terra per la creazione di attività economiche ovvero creazione di opportunità di lavoro.
Ed ora qualche dubbio mi viene in mente: imprese così importanti nel mondo che se solo volessero potrebbero sviluppare e creare imprese e valore in Basilicata in poco tempo accettano immediatamente di convertire il loro obbligo ad investire in Basilicata con anticipare a loro stesse ingenti risorse economiche per auto costruire impianti che poi gestiranno per qualche anno ancora.
Tutto questo per distribuire qualche euro di risparmio a famiglia nella bolletta dell’acqua.
Se c’è una cosa che i miei insegnanti con insistenza cercano di farmi studiare è la lettura e comprensione e a saper leggere i numeri.
In questo accordo tra la Regione Basilicata e le compagnie ENI e SHELL i conti non tornano:
ENI e Shell avevano l’obbligo di investire in attività economiche sul territorio lucano dunque posti di lavoro per 55 mln;
ora questa somma la impegneranno per costruire 3 impianti fotovoltaici che attraverso imprese e materiali già auto – producono dunque con ingenti risparmi che non saranno a beneficio della Basilicata ma delle compagnie stesse;
nel frattempo si anticipano immediatamente risorse economiche per rendere visibile a febbraio un misero risparmio economico nelle bollette dell’acqua di febbraio prossimo;
Guarda caso poi a marzo si dovrebbero tenere le lezioni regionali.
E qua qualche domanda mi viene spontanea: non è che questa brutta storia serve per farsi la campagna elettorale per poi far pagare il conto a noi giovani.
Si perché io devo ancora decidere cosa fare da grande, dove iscrivermi all’università ed a quale università e tutto quello che poteva essere semplice non lo è.
Ma veramente pensate di fermare lo spopolamento della Basilicata con un po ‘di acqua gratis.
Caro Presidente Bardi mi avrebbe fatto piacere che aveste fatto di tutto per insegnarci a usare meno e meglio la nostra acqua, che la nostra acqua non si disperdesse nel nulla dalle perdite delle condotte e che gli investimenti per generare occupazione in Basilicata fossero misure serie ed impegni veri per noi giovani.
Cosa farò da grande, grazie a voi, non lo so.