Inaugurata nel pomeriggio negli ipogei di Palazzo Viceconte nei Sassi di Matera la mostra “Ron Galella-Italian Icons” composta da settanta fotografie donate al Consiglio regionale della Basilicata nel 2009 dal “paparazzo” statunitense originario di Muro Lucano, Ron Galella.
In mostra settanta scatti in bianco e nero, oggetto di un necessario restyling dovuto al trascorrere del tempo, che rendono omaggio alla cultura italiana ed italoamericana. Fotografie che hanno raccontato un’epoca, che hanno contribuito a rendere celebri i personaggi più in vista dello starsystem degli anni ’60 e ’70 da Marlon Brando a Jackie Kennedy, da Sofia Loren a Robert Redford, da Monica Vitti a Bernardo Bertolucci.
La mostra sarà aperta fino al febbraio 2024 negli ipogei di Palazzo Viceconte da martedì a sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Prima di raggiungere gli ipogei la mostra è stata presentata nella sala convegni di Palazzo Viceconte: dopo i saluti del sindaco di Matera, Domenico Bennardi, del sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro e del dirigente generale del Consiglio regionale della Basilicata, Domenico Tripaldi, al dibattito coordinato dalla giornalista Nicoletta Altomonte, direttrice dell’Agenzia “Consiglio Informa”, sono intervenuti Angelo Bianco, direttore artistico della Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea, Fiorella Fiore, storica e critica d’arte e Antonio Nicoletti, direttore generale APT.
Presenti in sala tra gli altri il presidente del Consiglio comunale di Matera, Francesco Salvatore e il consigliere regionale Luca Braia.
Le conclusioni sono state affidate a Pierluigi Maulella, capo della Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio regionale della Basilicata, che ha curato l’evento insieme alla Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera.
Michele Capolupo
Di seguito report integrale, interventi e fotogallery della mostra
Una “passerella” delle più note celebrità mondiali che conduce, come in un viaggio, nei ricordi di un’epoca, quella dagli anni ’60 agli anni ’90, costellata da leggende della musica, icone del cinema e dello spettacolo, protagonisti della politica. Inaugurata questa sera negli ipogei di Palazzo Viceconte a Matera la mostra “ItalianIcons, scatti rubati al tempo”: immagini che ripercorrono l’attività di Ron Galella, il fotografo, di origini di Muro Lucano, conosciuto in tutto il mondo. Settanta opere in bianco e nero, selezionate tra più di 3 milioni di foto dell’archivio del ‘paparazzo’, che ritraggono i più grandi miti dello star system internazionale. Tra le fotografie entrate nell’immaginario collettivo spiccano i ritratti di personaggi come Sophia Loren, Virna Lisi, Anna Magnani, Silvana Mangano, Roberto Benigni, Frank Sinatra, Francis Ford Coppola, Al Pacino, solo per citarne alcuni. Scatti che Ron Galella selezionò personalmente per donarli, nel 2009, al Consiglio regionale della Basilicata, un modo per rendere omaggio alla regione che diede i natali a suo padre. Una volontà che si è trasformata in realtà attraverso l’impegno dell’allora presidente della massima Assise regionale Prospero De Franchi e del consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, Antonio Di Sanza.A curarne il restyling, Giuseppe Marinelli, ricercatore e restauratore.
L’evento, moderato dalla giornalista Nicoletta Altomonte, direttrice dell’Agenzia “Consiglio Informa”, ha rappresentato l’occasione per conoscere più da vicino la storia e la produzione del fotografo preferito da Andy Warhol, in omaggio alle personalità che RonGalella ha immortalato con l’obiettivo della sua Nikon, e per ricordare una figura che ha saputo dare lustro alla sua terra di origine.
L’iniziativa è stata introdotta dai saluti del padrone di casa, il professor Giovanni Viceconte, e del sindaco di Matera, Domenico Bennardi che ha ringraziato il Consiglio regionale della Basilicata “per aver portato la mostra a Matera con le opere di un lucano così importante”. “La connessione tra la fotografia e Matera è molto forte – ha aggiunto il primo cittadino – per questo è importante mantenere alto il valore della cultura in una città da sempre vocata all’arte e alla cultura”.
“È un segno tangibile di riconoscimento ai lucani che in giro per il mondo rendono orgogliosi la nostra terra”. Così il consigliere regionale Luca Braia che è intervenuto al vernissage.“Molto significativa – ha sottolineato – l’inaugurazione della mostra a Matera a cinque anni dalla designazione della città a Capitale europea della cultura e in una dimora così storica. La promozione della mostra continuerà a Potenza ed è importante come la comunità regionale viva i momenti di valorizzazione culturale in maniera simbiotica”.
Angelo Bianco Chiaromonte, Direttore Artistico della Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea, ha posto l’accento sull’attualità delle opere di RonGalella: “La Fondazione ha accolto con soddisfazione questo progetto che si inserisce a pieno nell’ambito degli interessi della Fondazione per la fotografia. Il discorso culturale sulla fotografia ci offre spunti di riflessione sulla quotidianità, confermando quanto questa condizioni ancora oggi le nostre vite. RonGalella- ha rimarcato – si è confrontato con le celebrity internazionali più note immortalandole nei suoi scatti; oggi sono le stesse celebrità a mettersi in mostra sui social. Si può parlare di city journalism e questo concetto riporta a ciò che affermava proprio RonGalella, ovvero che siamo tutti paparazzi”.
Ha reso omaggio all’iniziativa anche il sindaco di Muro Lucano, Giovanni Setaro: “Sono felice di essere qui per rendere omaggio a un personaggio di origini di Muro Lucano, che ha fatto la storia della fotografia nel mondo. Vi porgo i saluti anche della mia comunità; è un onore per tutti noi che Ron Galella venga ricordato anche a Matera e che ne sia riconosciuta la qualità artistica. Un invito a visitare Muro Lucano dove è allestita anche la mostra permanente presso il Museo archeologico nazionale”.
La storica d’arte Fiorella Fiore, che ha curato il testo critico del catalogo ‘Italian Icons – Scatti rubati al tempo’, edito dal Consiglio regionale della Basilicata e promosso dalla Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi,ha ripercorso la storia artistica di RonGalella, a partire dalle sue prime esperienze di fotografo di guerra fino alle immagini che hanno immortalato i miti dell’epoca “con le loro imperfezioni, mettendo in risalto la naturalezza e non l’aspetto patinato che offrivano al pubblico, cogliendoli di sorpresa”. “Con l’innovazione tecnologica – ha precisato Fiore – si rifugge da quella naturalezza e imperfezione, cercando invece immagini perfette e anche un po’ finte. Le opere di Galella stimolano una riflessione quanto mai attuale in questo momento storico, manipolato dai social e artefatto dai filtri e, in questo ultimo periodo, anche dall’intelligenza artificiale”.
Il direttore Generale dell’APT, Antonio Nicoletti ha evidenziato l’intensità degli scatti del fotografo lucano: “RonGalella è uno dei figli più illustri della nostra terra che con la sua arte e con il suo originale sguardo sul mondo e sulle persone è riuscito a interpretare in modo profondo e autentico il suo tempo, trasferendoci immagini che sono attuali ed emozionanti anche oggi. Come APT – ha affermato – stiamo puntando molto sulla promozione della Basilicata anche attraverso i grandi personaggi di origini lucane che, pur vivendo fuori, hanno sempre mantenuto saldo il legame con la loro terra. RonGalella si inserisce, infatti, in quella lunga lista di artisti che comprende nomi del calibro, solo per citarne alcuni, Francis Ford Coppola, Ludovico Nicola Di Giura, di cui stiamo raccontando la vita attraverso i disegni di Giuseppe Palumbo su AlterLinus. Non a caso abbiamo dato vita a Matera alla prima borsa internazionale del turismo delle radici ‘Roots in’. Continueremo su questa strada, supportando l’iniziativa del Consiglio regionale per diffondere quanto più possibile l’arte e lo sguardo di RonGalella. L’auspicio è quello di allestire una mostra permanente di questo prezioso materiale fotografico”.
Il Direttore generale del Consiglio regionale della Basilicata, Domenico Tripaldi, ha portato il saluto del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, impossibilitato ad essere presente all’evento e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale: “Le opere di RonGalella rappresentano un patrimonio importante per la nostra Istituzione e per tutta la comunità lucana. La testimonianza di Galella conferma quanta Basilicata sia rappresentata nel mondo da personaggi come il noto fotografo apprezzato a livello internazionale che hanno operato negli ambiti più diversi. Il ruolo e l’intento del Consiglio regionale, nel promuovere questa iniziativa, è proprio quello di rendere omaggio ai vari ambasciatori della lucanità nel mondo. E la mostra su RonGalella ne è l’esempio concreto. È significativo proseguire su questa strada di valorizzazione delle eccellenze del territorio, un lavoro da fare in sinergia tra le Istituzioni e gli attori principali del panorama culturale regionale”.
Ottavio Galella, ingegnere esperto di management del traffico, lucano insigne nel 2012 e parente di RonGalella, che ha avuto un ruolo chiave nell’organizzazione della mostra “Italian Icons” nel maggio del 2009, per diversi impegni non è riuscito ad essere presente all’inaugurazione. Ottavio, che vive e lavora a Montreal da anni, e che è lucano non solo di nascita ma perché continua ad appartenere di cuore a questa terra, omaggiandola con iniziative varie organizzate nel Quebec e in Basilicata, in un messaggio inviato ha precisato che: “L’iniziativa onora un illustre artista lucano-americano che, siamo molti ad esserne testimoni, era fiero delle sue origini. Ron Galella aveva visto la nostra terra per la prima volta 15 anni fa in occasione della sua prima mostra fotografica organizzata dal Consiglio regionale della Basilicata. Un fotografo originale che ha voluto consegnare alla Basilicata una sua esclusiva collezione di foto dedicata all’ingegno creativo italiano ed italo-americano. Ron sarebbe stato felicissimo di costatare come la sua opera ‘Italiani Icona’ faccia ormai parte dell’offerta socio-culturale della Basilicata”.
Curiosità su RonGalella
Ron Galella è considerato il fotografo di celebrità più famoso e di successo al mondo. Newsweek l’ha soprannominato “Paparazzo Extraordinaire”, Time e Vanity Fair gli hanno dato l’appellativo di “Padrino dei paparazzi americani”.
Le sue due immagini più vendute – Windblown Jackie e la foto di Lennon e Jagger sulla copertina dell’ultimo libro di Ron, “100 Iconic Photographs – A Retrospective by RonGalella”, hanno una cosa in comune: nessuno dei soggetti sapeva di essere fotografato. Persone iconiche colte senza prove, spontanee nel loro stile inimitabile.
La passione di RonGalella per la fotografia ha avuto anche un prezzo: tra le più clamorose vicende, quando Marlon Brando gli ruppe con un pugno la mascella e cinque denti. Galella ha avuto contrasti anche con le guardie del corpo di Richard Burton e con Jacqueline Kennedy Onassis.
La storia di RonGalella ha anche dato origine a vari libri di foto e arte, tra cui Disco Years, premiato come miglior libro fotografico del 2006 dal New York Times. Nel 2003 lo stilista Tom Ford ha prodotto il libro The Photographs of Ron Galella (con una prefazione di Diane Keaton) e lo stilista Michael Kors ha chiamato la sua linea del 2004 Galella Glamour.
Nel 2010, Galella è stato il soggetto del film del regista premio Oscar Leon Gast (When We Were Kings, 1996), Smash His Camera, un documentario sulla sua vita e carriera. Il film ha ricevuto il Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2010 ed è stato accolto anche al 54° BFI London Film Festival, prima di essere trasmesso dalla BBC in tutto il Regno Unito e in Europa.
La fotogallery della mostra “Italian Icons, scatti rubati al tempo” (foto www.SassiLive.it)