Nicola Andrea Cicoria, ex amministratore Unico dell’Egrib (Ente di Governo delle acque e dei Rifiuti di Basilicata) risponde attraverso una nota inviata alla nostra redazione alla lettera che lo studente materano Alessandro Bianchi ha inviato nella scorsa settimana al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Di seguito il testo integrale.
Caro Alessandro, grazie per aver riportato alla mia mente le ansie e le preoccupazioni che, come te, mi hanno accompagnato negli anni delle scelte fondamentali per il mio percorso umano e formativo ed anche per la scelta della facoltà Universitaria.
Sono un imprenditore, laureato in Economia, che ha scelto di vivere ed affrontare le sfide della propria vita professionale e familiare in Basilicata. In passato ho anche provato a dare un mio modestissimo contributo al sistema amministrativo di questa regione governando proprio la risorsa idrica ed i rifiuti.
Le economie odierne sono sistemi complessi da intelligere ed ancora più impegnative sono le politiche economiche che il policy maker deve attuare per mitigare le criticità che ritiene essere prioritarie. A volte scientemente (perché preferita il miglioramento del consenso) altre volte per vincoli di bilancio derivanti anche dal nostro enorme debito pubblico, non sempre è stato possibile attuare politiche utili al momento storico che la nostra nazionale e la nostra regione hanno affrontato.
Il vero interrogativo che ci dovremmo porre è se la conoscenza dei fondamentali da parte del policy maker e la individuazione delle criticità, e quindi delle priorità su cui intervenire, siano eccessivamente condizionate dalla gestione del consenso a tal punto da far perdere di vista gli obiettivi di medio lungo periodo.
Le principali aree di intervento riguardano sia il settore delle imprese che quello pubblico.
In merito al primo punto interventi massicci in un solo settore economico possono essere destabilizzanti per i moderni sistemi sociali che si fondano su delicatissimi equilibri.
Politiche economiche strutturali di lungo periodo dovrebbero porsi come obiettivo la crescita di tutto il sistema economico e dovrebbero governare in modo speciale sia i settori in forte crescita sia quelli in deciso declino, cercando di assicurare una distribuzione del lavoro che possa portare alla migliore distribuzione dei redditi.
A riguardo del secondo punto la nostra costituzione ha in sé delle precise disposizioni in merito alla organizzazione della macchina amministrativa ed ai rapporti tra settore pubblico ed impresa privata. E se tra i padri costituenti vi sono stati lucani illustri oggi assistiamo che la migliore declinazione di quelle indicazioni è avvenuta in molte economie del Nord Europa mentre sono rimaste lettera morta in molte nelle regioni del Sud Italia.
In tale contesto non dobbiamo nascondere che una amministrazione regionale del passato, molto brava nel reperire risorse europee, ha mitigato una delle principali criticità del sistema produttivo lucano ed un significativo miglioramento delle condizioni generali di vita in Regione si è percepito. Se il risultato sia stato raggiunto scientemente o come conseguenza di una casuale impiego di una parte di quella igente mole di risorse europee non sono in grado di valutarlo.
Una altra amministrazione regionale, sempre del passato, ha iniziato a portare a sistema quelle che sono le migliori best practices nella organizzazione di una parte della macchina amministrativa. Anche qui non so se con convinzione della politica o per la buona volontà di alcuni manager pubblici.
In sintesi se le politiche economiche incaricano le criticità dei sistemi sociali i benefici ed i miglioramenti sono tangibili. Quando ciò non è avvenuto sia a livello nazionale che regionale si è sempre assistito ad una capacità di resilienza del settore privato ed in parte anche ad una mitigazione delle criticità sociali da parate di quest’ultimo.
Pertanto caro Alessandro, non disperare. Segui i tuoi interessi e formati in modo da poter dare il tuo miglior contributo a te stesso, ai tuoi cari e se potrai alla tua Basilicata, alla tua Italia, alla tua Europa ed anche ad un mondo che con le guerre in corso non sta dando il miglior esempio alla tua generazione.
In tutte le Università sia in Regione, che in Italia che all’estero troverai moltissima umanità e professionalità che saprà correttamente stimolarti e seguirti per fornirti i migliori strumenti per affrontare il tuo futuro.
Buona vita!