Pippo Sambogna, componente del PD Basilicata, in una nota esprime alcune riflessioni sulla vicenda dell’antenna di telefonia mobile che sarà installata in via Gravina a Matera. Di seguito la nota integrale.
In data 20 gennaio si è discusso, in un Consiglio comunale aperto, della complessa vicenda dell’antenna di telefonia mobile situata in via Gravina, a Matera.
É sicuramente apprezzabile questo esercizio di democrazia, che ha permesso alla cittadinanza di poter seguire puntualmente il dibattito sviluppatosi nelle ultime settimane.
Pare, dunque, opportuno, data la elevata difficoltà tecnica che la questione pone, ricordare l’orientamento costante assunto dal Consiglio di Stato, peraltro ribadito anche in una recente sentenza del 2022 (presidente Tarantino e giudice estensore Ponti), che affronta proprio questa tematica.
I giudici ricordano che le amministrazioni comunali possono, nell’intento di minimizzare l’impatto elettromagnetico, prevedere limitazioni in merito alla realizzazione degli impianti. Possono, dunque, in virtù di esigenze urbanistiche, procedere a regolamentazioni di tal fatta, non potendo, però, impedire la copertura di rete per esigenze nazionali.
E quanto detto trova conferma nel comma 6 dell’art. 8 della legge 36 del 2001.
In altre parole, è centrale e non può in alcun modo essere negato il valore della pianificazione in una materia del genere.
Per concludere il ragionamento, è innegabile dunque la competenza statale in materia di comunicazioni e di telefonia mobile, ma questa disciplina va necessariamente coordinata con le prerogative urbanistiche ed edilizie dei Comuni.