Martedì 30 gennaio 2024 alle 17 nella sala “Laura Battista” della biblioteca “Stigliani” di Matera è in programma la presentazione del libro “Con i piedi in guerra” di Antonella Ciervo, Edigrafema edizioni.
Nel libro l’orrore della guerra raccontato da otto inviati, da un generale e da uno studioso.
L’evento è organizzato dalla Commissione regionale pari opportunità. All’iniziativa, insieme all’autrice, saranno presenti la Presidente della Commissione, Margherita Perretti e Nancy Porsia giornalista freelance , tra i protagonisti del libro. Come si racconta una guerra? Cos’è la paura? E il ritorno a casa? Sono alcuni degli interrogativi che hanno orientato Antonella Ciervo durante la stesura del libro. Per avvicinarsi il più possibile alla realtà, svelando le ragioni culturali profonde e le prospettive umane e professionali che spingono a vivere da dentro il dramma dei conflitti, la giornalista e scrittrice ha intervistato inviati, militari e studiosi quali Stefania Battistini, Asmae Dachan, Gaetano Dammacco, Nancy Porsia, Domenico Quirico, Nello Scavo, Francesco Semprini, Michele Torres, Lorenzo Turi e Leonardo Zellino. Nell’introduzione al volume, l’autrice scrive: “Sono combattenti perché vanno in guerra come chi deve difendere la propria patria, affrontano i cecchini, gli avversari, a volte si trovano addirittura a scavare trincee e sentono la paura a ogni passo, come se fossero soldati al fronte. Gli inviati di guerra hanno, però, una sola arma con cui affrontare il nemico: le parole. Che compongono una notizia. Che definiscono l’informazione. Usate per far comprendere che ogni conflitto porta con sé tragedie umane, ragioni, torti, violenze, prevaricazioni, danni economici”. I giornalisti intervistati raccontano le loro esperienze nelle zone di guerra, con riferimento all’Ucraina e ad altri conflitti come quello in Siria, ma condividono con i lettori anche le paure e le emozioni che si portano a casa, da gestire talvolta con la psicoanalisi per evitare di esserne sopraffatti. La presentazione, proprio in una delle sale più importanti della biblioteca di Matera, assume una particolare importanza e sostiene la battaglia per il suo salvataggio, avviata dal Presidio costituito in queste settimane e dalla raccolta firme che ha già riunito migliaia di adesioni.