“Senza arretrare”: è il messaggio che il Consiglio Confederale della Uil lucana, il primo del nuovo anno presso la Sala Conferenze del Centro Polifunzionale Caritas di Tito Scalo, lancia al mondo del lavoro e alla comunità regionale adeguando l’iniziativa e gli impegni per il 2024. Intanto, la scelta di riunire il “parlamentino” della Uil nella sede della Caritas ha un significato speciale. Il segretario regionale Vincenzo Tortorelli nella relazione a dirigenti e delegati e in presenza di Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo nazionale, lo spiega come “continuità di un impegno a tutela delle persone e degli “ultimi” che ne hanno più bisogno”. A ricordare i dati della povertà in crescita, contenuti nel Rapporto 2023, le ricercatrici della Caritas Carmen e Giorgia che hanno rilanciato l’allarme sull’incremento dell’ “esercito degli ultimi”. Con la forte preoccupazione sindacale che le disuguaglianze sociali e tra Nord e Sud possano ingigantirsi con l’ autonomia differenziata. Tortorelli annuncia la ripresa della mobilitazione dopo gli scioperi nazionale e regionale di novembre e dicembre: “sosterremo, come abbiamo fatto già dall’anno scorso, tutte le mobilitazioni per tenere unito il Paese. Faremo sentire forte la voce dei lavoratori e dei cittadini contro una riforma che accentuerebbe i divari già esistenti, aumentando le disuguaglianze sociali e territoriali. I diritti costituzionali non possono e non devono siano garantiti a seconda della zona geografica di nascita o residenza”. E questo tema chiama in causa un altro importante tema, il ridimensionamento scolastico che penalizza fortemente la Basilicata che nel prossimo anno scolastico perderà 26 istituti (il 23% degli attuali) e sarà la regione più penalizzata d’Italia. Poi il richiamo alla vertenza dell’ indotto logistica Stellantis. “Le nostre rivendicazioni col governo regionale e nazionale, che abbiamo ribadito all’Assessore Casino e al Ministro Urso in visita in Basilicata lo scorso venerdì, sono chiare: della transizione energetica che certo può rappresentare un’opportunità, una svolta epocale, non possono farne le spese i lavoratori. Come UIL lo diciamo da tempo: serve una svolta per passare dall’emergenza alla programmazione del presente e del futuro. Per farlo occorre dare in tempi rapidi risposte ai lavoratori della logistica, e serve che tutte le attività legate alla componentistica e alla logistica debbano essere svolte in Basilicata. Questo per contenere il disagio sociale e per garantire all’area di S. Nicola di Melfi la continuità di attività industriale e di occupazione. Melfi e la Basilicata devono diventare realmente la “porta del Mediterraneo”, un hub industriale europea in grado di attrarre grandi gruppi industriali e non solo dell’auto”. Ancora, i rapporti con la Giunta al centro dell’analisi della Uil. “Negli ultimi anni abbiamo più volte segnalato la mancanza in Basilicata di un corretto metodo di confronto, sia istituzionale che politico con le forze sociali della regione, in forma non episodica e soprattutto di autentica natura concertativa. Troppo spesso siamo stati chiamati a consultazioni formali con decisioni politico-amministrative già prese. Il futuro e il presente della nostra comunità non si risolvono con il bonus gas e magari aggiungendo il bonus acqua di visione corta. Sono strumenti che ci ricordano il bonus carburante, utili solo alla sopravvivenza. Serve altro. Serve una visione lunga, una progettualità, a partire da un piano del lavoro per affrontare l’emergenza occupazione”.
Tortorelli ha ricordato che la UIL ha messo sul tavolo della giunta un pacchetto di proposte su petrolio-gas-energie rinnovabili, acqua, ambiente-territorio-patrimonio forestale. “Non ci è stata mai data la possibilità di un confronto vero”: ha affermato il leader della Uil lucana aggiungendo: “dal nuovo governo regionale – qualunque sia il colore politico – ci aspettiamo una nuova visione su come affrontare queste priorità e in generale il futuro. E vigileremo con grande attenzione su eventuali scelte elettoralistiche che sarebbero un errore ancora più dannoso per le conseguenze e, che segnerebbero il destino della regione”.
In vista delle prossime elezioni regionali ed europee la linea di comportamento della UIL indicata dal segretario è quella di sempre, del sindacato che non partecipa a competizioni elettorali. “Insieme a Mega (Cgil) e Cavallo (Cisl) – ha detto – ho espresso disponibilità a confrontarci con le forze politiche e con i candidati alle prossime elezioni regionali. Siamo pronti ad aprire le porte delle nostre sedi sindacali per discutere concretamente delle grandi questioni che riguardano il lavoro, lo sviluppo e la coesione sociale. In risposta alla proposta lanciata dal candidato Angelo Chiorazzo abbiamo precisato che «Come metodo indichiamo l’opportunità che il confronto si tenga in una delle sedi di Cgil Cisl Uil e come merito indichiamo le questioni che unitariamente abbiamo posto in un’agenda di impegno e di iniziative per il 2024, in continuità con quanto fatto nel 2023: lavoro e lotta alla precarietà, salute dei cittadini, con attenzione particolare ai più fragili, aree interne e svantaggiate, giovani, divari di genere e generazionali, tutela di pensionati e anziani».
Infine, la mission della Uil. “Il nostro gruppo dirigente – ha detto Tortorelli – ha assunto l’impegno di difendere le Persone, di sostenerle, ed è riuscito oggi a tirare fuori il meglio portando l’Organizzazione verso la crescita. La nostra comunità è riconosciuta da tutti i lucani come solidale, inclusiva e altruista. Abbiamo ampliato i nostri orizzonti e aggiunto nuovi strumenti e linguaggi innovativi per diffondere i nostri valori. Questo 2024 ci consegna un impegno: continuare a fare di più e meglio senza mai arrendersi”.
Autonomia differenziata: Ronzoni (Uil), non ci appassiona, altre le priorità del Paese e del Sud
“A differenza della politica l’autonomia differenziata non ci appassiona. Pensiamo fortemente che le priorità del Paese e del Sud siano altre: il lavoro e il superamento della diffusa precarietà, la politica industriale che registra forti criticità, il diritto alla salute”. Lo ha detto Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo Uil, intervenendo a Tito al Consiglio Federale della Uil di Basilicata. “Sicuramente questa autonomia differenziata – ha aggiunto- ci preoccupa molto perché è destinata a dividere il Paese e ad acuire il gap Nord- Sud. Prima dovremmo eliminare le diseguaglianze su alcuni servizi garantiti dalla Costituzione e poi possiamo parlare di autonomia differenziata. Abbiamo, invece, la sensazione che ci sia un approccio molto ideologico al tema, con una politica che fa scelte mirate alle prossime scadenze elettorali. Continuiamo a registrare diseguaglianze sociali tra Nord e Sud, soprattutto su sanità, assistenza sociale, e oggi da volontarie della Caritas di Potenza – ha detto ancora – abbiamo ascoltato come la povertà e il disagio sociale sono in crescita e per noi la tutela e l’assistenza delle persone sono un dovere civico e un valore sociale”.
Quanto ai temi della Basilicata, Ronzoni con una delegazione della segreteria Uil lucana ha visitato lo stabilimento Hitachi di Tito .”Ho toccato con mano-ha detto- le eccellenze e le potenzialità del sistema produttivo lucano. Per questo ritengo che non bastano i rinnovati impegni di Taveres e le parole in Parlamento della Premier Meloni per tutelare una delle maggiori eccellenze del made in Italy e dell’ automotive in Europa. Bisogna passare dalle parole ai fatti in primo luogo per difendere centinaia di posti di lavoro dell’indotto, commesse e servizi a Melfi. Basta con le chiacchiere come sta accadendo per il Pnrr e le risorse comunitarie destinate allo sviluppo, alle infrastrutture, all’occupazione al Sud. La discussione con l’Esecutivo non è finita: nei prossimi mesi proseguiremo con le nostre mobilitazioni perché vengano cambiate alcune scelte economiche e perché sia prestata più attenzione ai temi sui quali, da mesi ormai, abbiamo avanzato le nostre rivendicazioni. Lo stesso atteggiamento terremo con le istituzioni regionali”.