Questa mattina nella Sala Conferenze della Camera di Commercio della Basilicata in via Lucana a Matera si è svolta la seconda giornata del seminario “La sanità territoriale – sfide e prospettive”, organizzato da Spi Cgil Matera e aperto a operatori sanitari e amministrativi, amministratori EE.LL., Operatori del terzo settore impegnati nel servizio sociale.
Sono intervenuti Gavino Maciocco – Università di Firenze, Ambrogio Manenti – ex OMS e presidente dell’Associazione “Salute senza Frontiere”, Maurizio Nunzio Cesare Friolo – Commissario Straordinario ASM di Matera, Stefano Cecconi – Segr. Spi Cgil Nazionale, Fernado Mega – Segr. Gen. Cgil Basilicata, Angelo Summa – Segr. Gen. Spi Cgil Basilicata; Giulia Adduce – Segr. Cgil Matera, Michele Campanaro – Medico di Medicina Generale, Michele Plati – Assistenza socio – assistenziale, Marilena Frangione – Medico con Esperienza ADI.
Nel corso dell’evento sono state affrontate le tematiche e le problematiche riferite al Sistema Sanitario e Socio–assistenziale della Provincia di Matera e della Basilicata, anche attraverso il confronto con esperienze e modelli già realizzati in altre Regioni.
L’iniziativa è stata focalizzata sul tema della centralità dell’assistenza territoriale, messa in primo piano dall’esperienza pandemica. Nel 2020 la pandemia ha messo a nudo gli elementi di maggiore fragilità e inefficienza del nostro sistema sanitario e assistenziale, dimostrando come il rafforzamento delle cure primarie, dei servizi territoriali e della medicina generale sia necessario, per rispondere adeguatamente ai bisogni assistenziali della popolazione e, contemporaneamente, evitando il sovraccarico inappropriato degli ospedali.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR ha previsto la realizzazione su tutto il territorio nazionale di 1.350 Case della Comunità entro il 2026, che potranno essere realizzate utilizzando strutture esistenti riqualificate o strutture realizzate ex novo . Nelle Case della Comunità opereranno medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e assistenti sociali.
In Basilicata, le risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza consentiranno la realizzazione e attivazione di 17 Case della Comunità; è prevista anche l’attivazione di 5 Ospedali di Comunità e di 6 Centrali Operative Territoriali (COT) che, insieme alle Case della Comunità, costituiranno le strutture organizzative fondamentali per costruire e rafforzare la medicina di territorio. Si sottolinea che, in una regione come la Basilicata, per ragioni geografiche e demografiche, la medicina di prossimità costituisce un’esigenza primaria, per fornire prestazioni efficienti ed appropriate e salvaguardare il principio di eguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari .
Il seminario ha aperto una riflessione condivisa su alcuni modelli di Case di Comunità esistenti e su come questi modelli possano essere adattati e sviluppati in Basilicata.
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)