È ormai un concittadino ferrandinese l’ungulato che stabilmente risiede in una zona periferica della città, puntuale nelle ore dei principali pasti giornalieri, tranquillo nelle sue passeggiate alla ricerca di spuntini, abituato alla vista di persone, praticamente resosi quasi domestico, tanto da guadagnarsi un nome “Giacinto”.
Frequente la sua presenza nelle campagne circostanti a ridosso di recinti privati di una periferia densamente abitata, incurante di traffico veicolare e pedonale, ha finito per farsi voler bene dai residenti che con interesse, lo riprendono nelle sue tranquille passeggiate documentandone le sue gesta quotidiane.
Giacinto ormai fa parte della collettività, e preoccupa se tarda a comparire, i residenti ormai abituati alla sua presenza, lo osservano e lo seguono nelle sue abitudini, non stupirebbe se diventasse domestico, data la sua assidua presenza.
Da non trascurare una recente Delibera regionale che permette ai cacciatori il libero abbattimento di detta specie in stato di sovrappopolamento, e che, a detta loro, stanno devastando coltivazioni e intere masserie, seminando terrore anche nei centri abitati, causando danni a cose e persone.
Certo non è il caso di Giacinto, un cinghiale che probabilmente vuole vivere la sua vita tranquillamente da essere vivente, insieme ad esseri umani che forse non comprendono le sue necessità e che ne fraintendono le intenzioni.