La UIL FPL, nei mesi scorsi, ha chiesto al Dipartimento Salute della Regione Basilicata di convocare un tavolo regionale, al fine di uniformare le direttive degli incarichi di funzione relativi al personale del comparto delle Aziende Sanitarie della Basilicata. Ebbene, nonostante le ripetute rimostranze circa la mancata applicazione del CCNL Comparto Sanità, in materia di trasposizione degli incarichi di funzione, espresse nelle varie sedi di contrattazione, l’A.O.R. San Carlo, con Delibera del Direttore Generale numero 2024/00038 del 20/01/2024, ha deliberato il proprio Regolamento disciplinante il sistema degli incarichi di funzione del personale Comparto, in totale disapplicazione con quanto sancito dal CCNL triennio 2019/2021, ed in particolar modo, dall’articolo 36. Tale Regolamento, oltre ad essere fortemente penalizzante nei confronti dei lavoratori che da anni svolgono le suddette attività presso l’Azienda San carlo, mettendone in discussione professionalità e competenze acquisite, è in contraddizione con il riferimento normativo del CCNL che, invece, amplifica e tutela alcune nuove opportunità di crescita professionale relativamente al personale del Comparto, da anni penalizzato.
Anche i vari pareri dell’ARAN in materia di trasposizione (richiesti tra l’altro anche dalla stessa Azienda San Carlo), sono chiari e non si prestano ad interpretazioni.
Infatti, secondo l’Agenzia, la trasposizione degli incarichi già assegnati nel nuovo sistema degli incarichi di funzione, ivi inclusi gli incarichi di posizione organizzativa ad esaurimento e non ancora scaduti e di coordinamento, assumono la denominazione di incarichi di funzione organizzativa, mentre, tutti gli incarichi professionali, assumono la denominazione di incarichi di funzione professionale, senza l’attivazione di una nuova procedura selettiva e senza la distinzione delle relative scadenze.
Di contro, il Regolamento recentemente adottato dal San Carlo, dispone la prova selettiva per tutte le ex posizioni organizzative e salvaguarda solo gli ex coordinamenti, mediante una ricollocazione nel nuovo organigramma (tra l’altro non ancora deliberato) e comunque, attraverso una procedura selettiva. Procedura che, addirittura, prevede un punteggio significativo (30 punti) per il colloquio, scelta fortemente contestata dalla scrivente nel corso di tutte le riunioni di delegazione trattante.
Piena condivisione per il buon lavoro svolto tra le parti, invece, va riconosciuta all’ASP che, non solo ha recepito il Contratto ed i recenti pareri dell’ARAN ma, con la ricollocazione degli ex coordinatori e delle ex posizioni organizzative all’interno del nuovo organigramma adottato, ha garantito una certa continuità degli stessi.
Ma vi è di più! L’intesa prospettaci dall’ASP in sede di confronto, consentirà anche di poter aumentare la loro pesatura economica che, con la trasposizione autentica prevista dal CCNL, non sarebbe potuta avvenire.
Tali modalità, hanno trovato la condivisione della UIL FPL, essendo prevalso il dialogo ed il buon senso, nonché anche alcune proposte delle OO.SS., nonostante si sia trattato di solo confronto tra le parti (art. 6, comma 3, lettera d, – CCNL del 2/11/22), consentendo così il giusto riconoscimento, tanto per i lavoratori aspiranti ad un nuovo incarico, quanto per i possessori di un incarico in essere.
La scrivente, pertanto, nell’esprimere la non condivisione al Regolamento adottato dal San Carlo, chiede all’Assessore ed al Direttore Generale del Dipartimento Salute di convocare le parti (sindacato ed aziende) al fine di giungere ad accordi uniformi in materia di regolamenti sugli incarichi di funzione delle Aziende Sanitarie.
E comunque, in caso di mancato riscontro, la UIL FPL rimane a disposizione di quanti vorranno attivarsi nelle sedi opportune per difendere i propri diritti contrattualmente lesi.