Non si ferma la mobilitazione a favore delle famiglie dei bambini con disabilità del Centro Rham di Matera. Dopo il Prefetto di Matera ed il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, anche i lavoratori del settore si rivolgono alla Regione e alla ASM per una soluzione rapida del problema.
Dopo le iniziative da parte del Comitato Spontaneo Genitori “Bambini Speciali”, che chiedeva un immediato ripristino all’accesso delle terapie riabilitative per i propri figli, garantite per legge, e ingiustamente sospese per problemi burocratici di budget, ora anche i professionisti si rivolgono al Presidente della Regione, Vito Bardi, agli Assessori alla Sanità e alle Attività Produttive, Francesco Fanelli e Michele Casino, e al Commissario della ASM di Matera Maurizio Friolo, affinché sia trovata quanto prima una soluzione a questo stallo.
Infatti a pagare le conseguenze della burocrazia, non sono solamente le famiglie e i bambini con disabilità, ma anche i lavoratori coinvolti. Professionisti che hanno investito tempo e denaro per formarsi e specializzarsi in terapie fondamentali: logopedisti, neuropsichiatri, psicologi, terapisti occupazionali e terapisti TNPEE che garantiscono le fondamentali terapie riabilitative ex art.26 legge n. 833/1978.
Parliamo di professionisti che hanno scelto dopo i propri studi, anche a fronte di stipendi meno sostanziosi, di tornare nella propria terra di origine per dare un contributo allo sviluppo e alla crescita della nostra società, fieri e orgogliosi di rappresentare un riferimento di eccellenza per tante famiglie, garantendo ai loro figli le cure migliori. Oggi anche la continuità e garanzia lavorativa di questi terapeuti è messa in discussione e anche questo è inammissibile. Di seguito riportiamo la breve richiesta di intervento fatta dai lavoratori alle Istituzioni, nella speranza che qualcuno la accolga e faccia quanto necessario affinché la nostra terra non perda anche queste eccellenze, spingendole ad andare altrove per poter lavorare.
Di seguito la lettera dei lavoratori del centro “Rham” inviata al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, all’assessore alla Salute Francesco Fanelli, all’assessore alle attività produttive Nicola Casino e al direttore generale Asm, Maurizio Friolo.
I dipendenti del Centro “Rham” di Matera, condividendo e sostenendo quanto ampiamente esposto nei giorni scorsi dal Comitato Spontaneo Genitori “Bambini Speciali”, e quanto sottolineato dal Garante Regionale dell’infanzia e dell’Adolescenza Dott. Vincenzo Giuliano, chiedono alle SS.VV. di trovare in tempi brevi le giuste risorse per ripristinare le terapie interrotte ai nostri piccoli pazienti del Centro “Rham”.
Purtroppo al momento numerose famiglie fragili, che usufruiscono dell’assistenza riabilitativa ex art.26 legge n. 833/1978, sono costrette alla sospensione o riduzione delle terapie per scarsa disponibilità di risorse economiche.
Inutile sottolineare l’importanza fondamentale delle specifiche terapie soprattutto in età evolutiva, sia per i bambini con disabilità grave, che necessitano di supporto continuo, sia per i bambini con disabilità meno grave, che solo grazie alle terapie riabilitative possono sviluppare al massimo le proprie potenzialità e non essere così esclusi dalla vita sociale dei coetanei.
E’ facile dedurre che alla sospensione o riduzione delle terapie, consegue una significativa riduzione dell’orario lavorativo di tutti i terapisti coinvolti e, quindi, un ridotto stipendio a fine mese.
La maggior parte di noi sono giovani professionisti, che si occupano di neuropsichiatria infantile, logoterapia, neuro-psicomotricità, terapia occupazionale e riabilitazione fisioterapica, e che hanno scelto, dopo gli studi, di tornare nella propria terra di origine, credendo fermamente di poter dare il proprio piccolo contributo alla crescita di quest’ultima, ignorando il canto delle sirene del lavoro fuori sede, nella prospettiva dell’apertura di un centro di eccellenza lucano del quale andare fieri.
Confidiamo pertanto in un coinvolgimento delle Istituzioni affinché vi sia un intervento concreto che miri ad allocare le risorse economiche in modo più efficace al fine di garantire all’utenza la continuità delle terapie come previsto per legge, e a noi la continuità e stabilità lavorativa che ci consenta di continuare svolgere con la passione e professionalità che da sempre mettiamo nel nostro lavoro.
In attesa di un sollecito riscontro, inviamo cordiali saluti.