Consigliere regionale Braia: Bardi apra il tavolo di crisi per dare risposte al comparto agricolo regionale. Di seguito la nota integrale.
“Abbandonare l’aula è abbandonare l’agricoltura. Recuperare subito temi e confronto per evitare il peggio. La politica deve avere il coraggio di assumersi responsabilità e studiare soluzioni, ci mette la faccia, si confronta, dichiara le proprie volontà e possibilità, apre al dialogo e comunque decide. Certo non scappa da un’assise consiliare perché non sa cosa fare.
La protesta degli agricoltori in Basilicata, Italia e Europa è giustificata, le perplessità sul futuro sono tante, sono necessari a tutti i livelli ascolto e risposte concrete. Senza il settore primario non c’è futuro, questo la politica deve tenerlo bene in mente. L’anello più debole della catena agroalimentare, l’agricoltore, deve essere il nostro focus principale a prescindere dalle appartenenze.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Presidente II Commissione Programmazione e bilancio e capogruppo Italia Viva – Renew Europe
“Il consiglio regionale – prosegue Luca Braia – si è concluso nel peggiore dei modi. L’Assessore all’agricoltura Alessandro Galella isolato e in confusione, una maggioranza che, pur di non impegnarsi a risolvere ufficialmente alcuna criticità, preferisce abbandonare l’aula piuttosto che proporre una qualche via di uscita al comparto agricolo lucano, in grande difficoltà.
Per Bardi, Galella e per l’intera maggioranza, era l’occasione per parlare alla Basilicata e agli agricoltori lucani in protesta da giorni. Per sostenere la necessità di spingere il governo italiano a chiedere all’Europa la modifica della PAC, per renderla meno ideologica e più vantaggiosa per i produttori (eliminare il vincolo del 4% a riposo dei terreni, modificare eco schema, difendere il made in Italy dalla concorrenza sleale). Per affrontare le criticità nazionali chiedendo a Giorgia Meloni l’eliminazione delle agevolazioni IRPEF insieme a quelle regionali che risultano altrettanto gravi. Rimangono, infatti, tante questioni irrisolte, da affrontare per evitare un peggioramento della situazione. Dall’eliminazione dell’aumento delle tariffe acqua del Consorzio di bonifica, all’estensione dell’operazione annunciata con Acquedotto Lucano per ridurre la bolletta energetica e non incidere sugli agricoltori.
Si intervenga sul costo del gasolio agricolo con una operazione di agevolazione diretta alle 13.000 aziende beneficiarie. Si recuperino 2 milioni di euro per pagare tutti i debiti che la Regione Basilicata ha con gli agricoltori che hanno subito danni da fauna selvatica e non ancora rimborsati. Con la risoluzione a mia prima firma e sottoscritta da diversi consiglieri regionali, chiedevamo anche l’impegno a istituire un Fondo per affrontare le emergenze e la costituzione di un tavolo di crisi agricola, compresa quella idrica, allargato a tutte le rappresentanze del comparto oltre che del mondo della ricerca.
Tutte questioni, insieme a molte altre – conclude il consigliere Braia – contenute nella risoluzione nella parte di competenza regionale, che avrebbero potuto far parte di un pacchetto di iniziative possibili, almeno utili a fornire le prime risposte ad un settore in difficoltà. In attesa che l’Europa riveda alcuni aspetti della PAC non più sostenibile per gli agricoltori, che si sono visti triplicati i costi di produzione, con la concorrenza sui mercati nazionali e internazionali di prodotti provenienti da altri paesi non europei.”
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