Uno spettacolo in cui la risata e assicurata per 90 minuti, ovvero dall’inizio alla fine. Alessio Giannone, in arte Pinunccio, è tornato questa sera nella città dei Sassi per presentare al pubblico “Non mi trovo” al teatro Guerrieri di Matera per la rassegna “Guerrieri in scena”.
Il popolare inviato barese di “Striscia la notizia” va oltre il personaggio che lo ha reso popolare con la trasmissione televisiva satirica e di infotainment e anche a Matera ha portato in scene lo spettacolo “Non mi trovo”.
Lo spettacolo è uno spaccato della “famiglia social”, per così dire, con al centro l’italiano medio alle prese con la quotidianità. Pinuccio mostra su un grande schermo i post più assurdi, imbarazzanti, quelli che la generazione Z definirebbe i più “cringe”. Nel mirino i post al tempo del Covid, quello che accade nel mondo della scuola con i gruppi whatsapp e come si raccontano oggi i momenti più divertenti e memorabili della propria vita: dal matrimonio alle prime comunioni, dal parto alle vacanze senza trascurare la politica, mostrando come è cambiata la comunicazione nell’era social rispetto ai santini di una volta.
Ne viene fuori, insomma, una galleria di personaggi che il noto personaggio televisivo e youtuber propone con sagacia e quel pizzico di sarcasmo che gli permettono di mostrare come come siamo cambiati negli ultimi due decenni. È una sorta bestiario ai tempi dei social che emerge nella ambientazione di un’aula di tribunale dove Pinuccio si trova a farsi processare e al giudice fa una surreale richiesta: quella di essere condannato all’ergastolo, in quanto inadeguato al mondo contemporaneo, con la pena aggiuntiva di essere privato del cellulare così da tagliare qualsivoglia legame con il resto della società.
Sul banco degli imputati passano le prove di questa inadeguatezza rese palesi da un cancelliere che le mostra al pubblico per l’occasione in veste di giuria popolare nel processo. La carrellata di teste e prove propongono il “meglio” del web e della comunicazione contemporanea. Da tiktok alla carta stampata, Pinuccio cercherà di convincere il giudice e la giuria popolare a farlo condannare ad un ergastolo pure di non continuare a vivere nella società attuale.
In scena Pinuccio interpreta il ruolo dell’imputato che si auto-accusa di non trovarsi a suo agio quando “naviga” sui social, mentre Michele Ciaramella è “l’appuntato-cancelliere” con la divisa dei Carabinieri che interrompe il monologo del protagonista con una serie di grandi successi del passato interpretati chitarra e voce in cui è il nuovo testo a far divertire e riflettere il pubblico. Ma nello spettacolo di Puniccio non può mancare il suo inseparabile compagno di viaggio, Sabino e anche a teatro Sabino è solo una voce fuori campo. Quella che alla fine assolverà Pinuccio e gli consiglierà cosa fare per disintossicarsi dal delirante mondo virtuale raccontato sui social.
Michele Capolupo
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La fotogallery dello spettacolo (foto www.SassiLive.it)