Stellantis, incontro al Mimit, Fiom Cgil: nessuna risposta ai lavoratori. Occupazione e migliori condizioni di lavoro non sono all’ordine del giorno. Di seguito la nota integrale.
Giovedì 1 febbraio durante l’incontro al Mimit alla presenza delle organizzazioni sindacali nazionali dei metalmeccanici con Stellantis si è certificata l’assenza di una strategia politica del ministro che conferma di voler agevolare l’azienda con incentivi finanziamenti pubblici in assenza di alcuna rivendicazione in termini di responsabilità occupazionale e prospettive industriali future.
“Il Governo – afferma la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – conferma la politica dei bonus per il settore automotive ma manca una vera strategia che possa garantire la tenuta produttiva nel nostro Paese.
Gli incentivi per le vendite dell’auto si sarebbero dovuti prevedere successivamente a un intervento per il rilancio produttivo con la garanzia occupazionale per tutti i siti nel nostro Paese.
Si conferma dunque la politica dei bonus alle imprese e non si affronta il tema della transizione energetica e tecnologica in un settore industriale come quello dell’automotive che è trainante per l’economia del Paese, non si ragiona per realizzare investimenti per rendere strategico nel nostro Paese il settore cogliendo le sfide e le nuove opportunità.
Durante l’incontro la Fiom Cgil ha confermato la necessità di realizzare un piano industriale a garanzia Dell occupazione e della produttività perché ci sia la saturazione degli impianti italiani perché si possa produrre 1 milioni di autovetture.
Un piano straordinario è la proposta della Fiom Cgil, un piano per il settore che preveda nuovi ammortizzatori sociali e fondi per la formazione e investimenti per realizzare la transizione.
La mancanza di strategie ha effetti devastanti sui lavoratori in termini di perdita di salario, precarietà occupazionale e peggioramento della condizione di lavoro è un processo che va arrestato.
A Melfi, nonostante sia previsto un piano produttivo rivolto alla produzione di auto elettriche, stiamo assistendo a un ridimensionamento produttivo e occupazionale, al continuo peggioramento delle condizioni di lavoro e di salute e sicurezza e non c’è solo l’utilizzo di contratti di solidarietà che erode i salari dei lavoratori, oggi si assiste alla cancellazione del turno di notte con una pesante perdita salariale che rischia di mettere in serie difficoltà le famiglie.
Le ricadute sull’indotto e sulla logistica sono ormai fatti reali, con chiusure di attività e aziende e licenziamenti dei lavoratori.
Manca un quadro chiaro rispetto al l’acquisizione delle commesse e la riduzione dei turni sta mettendo in crisi tutti i lavoratori sia dal punto di vista salariale che della sicurezza.
Abbiamo sollecitato un tavolo al Mimit per affrontare nello specifico della situazione dell’area industriale di Melfi ma con la consapevolezza che se Stellantis conferma la politica della riduzione dei costi ed esercita il continuo ricatto di voler efficientare, sposta le produzioni altrove e non investe in produzione di auto, in Italia non avremo i risultati sperati.
Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee con i lavoratori Stellantis, faremo un attivo con i delegati dell’indotto e della logistica alla presenza della Fiom Cgil nazionale con il segretario Samuele Lodi e il coordinatore automotive Fiom Cgil nazionale Maurizio Oreggia.
Si affronteranno i temi con tutti i delegati della FIOM-CGIL Basilicata perché si possa procedere congiuntamente tra i lavoratori Stellantis e indotto Melfi e si possano mettere in campo azioni sindacali atte a rivendicare nei confronti di chi oggi ha responsabilità come Stellantis e il governo.
La Fiom Cgil Basilicata conferma la necessità di allargare il coinvolgimento dei lavoratori perché si possa reagire ai licenziamenti e alla precarietà totale”.