“Dopo mesi di incontri che nulla hanno prodotto, nonostante la chiarezza delle posizioni espresse e fondate tutte sul rispetto delle reciproche prerogative a garanzia del pluralismo democratico e delle parti in campo, rivolgiamo un appello ad Angelo Chiorazzo (Basilicata Casa Comune) perché prenda atto dell’impasse e rimetta la sua candidatura a governatore. È evidente che una candidatura che non incontra adesioni ampie delinea un quadro fallimentare e sicuramente non competitivo. Da mesi, proponiamo un metodo diverso al tavolo che è quello di una condivisione di più nomi sui quali discutere e fare sintesi. Abbiamo anche bocciato le ipotetiche primarie che avrebbero senso di esistere solo dinanzi a nomi espressione diretta dei partiti. Al contrario non si intravede alcuna cornice politica che le giustifichi. L’imposizione, divenuta oggi ostinazione, forse mal suggerita da taluni interpreti, è un atto ingiustificato a fronte dei buoni propositi esplicitati. Invitiamo pertanto Chiorazzo ad essere protagonista di un cambio di passo, agevolando egli stesso un rinnovato confronto, che potrà essere favorito solo da un suo passo indietro rispetto alla candidatura alla presidenza”. Così il segretario regionale di Azione, Donato Pessolano.
Lindo Monaco, Coordinatore Politico Basilicata Casa Comune, replica al segretario regionale di Azione, Donato Pessolano. Di seguito la nota integrale.
Singolare che chi flirta col centrodestra ponga pregiudiziali al centrosinistra. Sembra davvero singolare che il segretario di un partito che dichiara di poter stare indifferentemente col centrodestra o col centrosinistra chieda un passo indietro all’unico candidato in campo del fronte moderato e progressista. Fa venire il dubbio che abbia trovato porte chiuse dall’altra parte o che tenti di continuare a frenare il centrosinistra con problemi bizantini, conventio ad excludendum e pregiudiziali di rito come si sta facendo da mesi. Anche perché appare incomprensibile come le primarie che lo stesso Calenda invoca in ogni dove, e specie dove ci sono candidati esterni ai partiti, qui non le vogliano. Noi continuiamo a lavorare solo ed esclusivamente nell’interesse dei lucani, ed è giusto che siano loro a decidere.