“Dopo le conclusioni del Forum Internazionale del Turismo di Matera, al di là dei riconoscimenti virtuali, l’obiettivo per tutti deve essere quello di far arrivare più turisti a Matera e nei borghi e contestualmente di prolungare la permanenza media che continua ad essere tra le più basse in Italia”. Lo sostiene Saverio Lamiranda, ad Terre di Aristeo. “Non abbiamo mai messo in discussione il ruolo guida di Matera per il turismo lucano ma – aggiunge – il turismo di comunità del Progetto di Ripopolamento e la Rigenerazione dei borghi rurali che è l’unico modello in grado di salvare i nostri paesi dallo spopolamento e dalla fuga dei giovani, purtroppo, nelle relazioni dei super-esperti non ha trovato alcuna attenzione. Non si tratta di riconoscere che chi promuove il turismo è “bravo” quanto piuttosto di sforzarsi di capire come far convergere tutti i soggetti della filiera del turismo che per noi sono anche i titolari di bar, locali pubblici, attività commerciali, intorno alla necessità di “animare” il territorio per renderlo realmente attrattivo. Non può bastare far arrivare i turisti se accade che nei centri storici chiudono bar e pasticcerie o gli stessi visitatori non sanno cosa fare e dopo mezza giornata vanno via. Poi c’è il nuovo richiamo del Presidente Bardi alla cooperazione pubblico-privata che non trova riscontro nei fatti. Fare sistema – evidenzia l’ad Terre di Aristeo – significa pensare all’offerta territoriale in modo globale, integrato e con una nuova capacità organizzativa; nel modello di turismo di comunità, infatti, oltre alle imprese di più adeguate dimensioni, anche i piccoli soggetti d’impresa mantengono la propria autonomia gestionale, ma si uniscono tramite la rete digitale coordinata ad una fitta rete di legami e di relazioni che consente loro di muoversi e di agire come se fossero un’unica entità. Ogni attore – dal vigile urbano, al receptionist, dalla guida turistica all’addetto degli uffici di informazioni, senza dimenticare i camerieri dei ristoranti, i baristi, i negozianti e i commessi dei negozi, gli operatori ecologici, gli artigiani, il Parroco, gli Amministratori Pubblici, ecc. – pur perseguendo i propri obiettivi, raggiunge i massimi risultati solo entrando in una relazione virtuosa con tutti gli altri stakeholders del territorio. Di qui l’annuncio del primo corso di formazione a breve per “animatore di comunità turistica .Noi continuiamo a sostenere che anche se manca poco tempo dalla fine della legislatura la proposta per la sottoscrizione di un “Accordo di Sviluppo” di interesse Nazionale, senza previsione di compartecipazione economica da parte dell’Ente Regionale Lucano, non possa attendere la nuova legislatura”.
Feb 13