Mercoledì 14 febbraio ha segnato il ritorno del Movimento Difesa del Cittadino Basilicata sul tema del gioco di azzardo. Con molta emozione possiamo dire che questo convegno è stato un successo, grazie al Presidente Regionale MDC – Nicola Lista – che con il suo carisma di coinvolgimento e comunicazione possiamo considerare ampiamente raggiunti gli obiettivi. Un ringraziamento va a tutti i relatori che hanno reso interessante e autorevole questo programma denso e intenso. Un grazie di cuore al Dirigente Scolastico dell’I.I.S. N. Miraglia di Lauria, e ai professori che hanno partecipato con il loro interventi sull’argomento, e a tutti i gli alunni presenti. Infine, grazie a tutti gli Amministratori della città di Lauria, a chi già ci conosce, ai tanti nomi nuovi e alle conoscenze “storiche”. Il loro interesse e la loro partecipazione ci hanno reso fieri del lavoro svolto.
Nel covegno odierno si è affrontato il tema del gioco d’azzardo in Italia oggi, una vera e propria emergenza sociale che richiede interventi responsabili e immediati. La ludopatia è infatti una malattia riconosciuta a livello mondiale. Si nota sempre più spesso l’uso eccessivo del gioco d’azzardo non solo in adulti ma anche in anziani o in ragazzi sempre più giovani. la dipendenza da gioco d’azzardo coinvolge tutte le età e tutte le città, da nord a sud, da est a ovest. Ciò che spinge queste persone ad intrappolarsi in questo gioco fino a farlo diventare una malattia può essere la disperazione, ma anche la curiosità o il semplice divertimento. Solo più avanti ci si ritrova in una spirale più grande di noi. Una situazione che diventa presto ingestibile. Ma come uscirne? Semplicemente chiedendo aiuto.La maggior parte dei soggetti che giocano al gioco d’azzardo affrontano dei tormenti, perdono un numero gigantesco di denaro, fino ad arrivare a perdere il lavoro, la famiglia, gli amici, la libertà e la casa.
Per chi soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo, o ludopatia, le giocate diventano sempre più frequenti, soprattutto in questo periodo storico. Questo perché i soldi sono pochi e le speranze superano le reali aspettative. Quando si vince si ritenta, per sfidare ancora la sorte. Eppure la speranza e la tentazione sono più forti, ci spingono ad andare avanti e ad arrivare a fermarci solamente quando siamo completamente a “secco”. Quando ormai è troppo tardi. Le persone devono però comprendere che ci sono centri e persone specializzate da contattare: da soli non si può uscire da questo labirinto. Ma farsi aiutare è spesso molto difficile, per vergogna o paura. Per chi vive questo problema, il pensiero fisso è quello di giocare. Chiediamo come Movimento Difesa del Cittadino, che da parte dello Stato ci fosse maggiore controllo e maggiori fondi per poter aiutare queste persone condannate a rimanere sole e abbandonate.
Feb 15