La dichiarazione dell’Assessore Latronico a seguito dell’incontro con le società venditrici del gas in Basilicata appare una gigantesca “supercazzola”, dichiara il Consigliere regionale del PD, Roberto Cifarelli.
Oramai si è persa la dimensione della decenza istituzionale, continua Roberto Cifarelli; avrei voluto vedere la faccia dei referenti delle società venditrici del gas in Basilicata a cui l’Assessore Latronico ha chiesto “di garantire il massimo impatto del contributo mensile gas riconosciuto da regione Basilicata”, come dire, delle due l’una: o queste stanno operando secondo criteri non consoni alla correttezza oppure si chiede di contribuire allo spot messo in scena dall’Assessore in cerca di raddrizzare la questione Bonus Gas che, così denunciato dalle associazioni dei consumatori, non rispecchia le promesse e la narrazione che la Regione sta facendo a suon di spot pagati dai contribuenti lucani.
L’incontro dell’Assessore Latronico e le società venditrici del gas in Basilicata appare ancor di più una “supercazzola” perché avviene dopo che lo stesso ha mancato l’invito che le associazioni dei consumatori hanno rivolto a lui ed al Presidente Bardi proprio per affrontare le discrasie del bonus gas ed avrebbe avuto un senso se all’incontro di cui sopra fossero state presenti tali organizzazioni, anche alla luce dei timori che questa misura stia producendo un grosso buco nel bilancio della Regione, insiste il dirigente del PD.
“Invece si è voluto tenere fuori e non far parlare le organizzazioni che evidentemente pongono questioni che rovinano la narrazione costellata di false verità operata dall’Assessore Latronico e dal Presidente Bardi. I nodi stanno per arrivare al pettine e semmai qualche organismo vorrà occuparsi della funzione anomala che svolge API-Bas alla quale vengono assegnati compiti ed incarichi che nulla hanno a che fare con la mission societaria come svolgere campagne che erroneamente vengono definite di comunicazione e che tutt’al più sarebbero di informazione su temi che al massimo dovrebbe occuparsene la Società Energetica Lucana”.
Ma veramente questi signori a fine corsa istituzionale, conclude Roberto Cifarelli, pensano di fare fessi i cittadini lucani?