Per le oltre 50mila aziende italiane che operano in Romania, con un interscambio che punta al record di 20 miliardi per il 2023, le conclusioni del Forum Italia-Romania aprono nuove prospettive di investimenti ed export in particolare nei settori dell’agroindustria, delle infrastrutture, del turismo e della metalmeccanica. Così il presidente di Palazzo Italia Giovanni Baldantoni che da una posizione di imprenditore impegnato attraverso un’attività trentennale sia nel sociale che nel settore di promozione e sostegno del Made in Italy ma anche del Made in Romania , è particolarmente attento agli sviluppi dell’interscambio per accelerare lo sviluppo e la totale integrazione in Europa del popolo Rumeno. Le nostre imprese – aggiunge – lavorano già da 30 anni, avendo creato un legame forte e importante con le istituzioni nazionali e locali, le imprese del Paese dei Balcani, mentre la comunità romena è presente come lavoratori e anche come investimenti in Italia. Il Forum conferma che c’è assolutamente spazio per l’Italia, ci sono numerose opportunità, bisogna lavorare di più su tutta la parte di istruzione e tecnica, perché ci sono delle opportunità per le persone che abitano in Romania ad apprendere delle mansioni dove noi abbiamo il know how che è essenziale. Così le nostre imprese possono andare lì molto più sicure e in maniera concreta trovare delle opportunità di business. Sull’attività di formazione delle figure necessarie alla ristorazione Palazzo Italia già svolge un ruolo importante in particolare per la formazione di chef oltre che funzioni di educazione alimentare e promozione della dieta mediterranea con i prodotti alimentari italiani.
I due governi hanno firmato a Roma una dichiarazione congiunta che rafforza il nostro partenariato oltre ad altri sette fra memorandum, intese tecniche e lettere di intenti. Per Palazzo Italia Bucarest che svolge funzioni di incubatore di imprese, di facilitatore di attività e di assistenza e consulenza – afferma Baldantoni – c’è dunque una nuova sfida da raccogliere per intensificare il proprio impegno che è rivolto anche ai benefici e vantaggi per la Basilicata e il Sud dal partenariato italo-rumeno.