Livelli essenziali di assistenza, Chiorazzo (Basilicata Casa Comune): “Basilicata penultima in Italia, Sanità più grande disastro della giunta Bardi”. Di seguito la nota integrale.
Dopo le notizie e i dati delle settimane scorse, arriva oggi direttamente dal Ministero della Salute una nuova conferma della condizione di grave crisi e di grave inadeguatezza in cui versa la Sanità nella Regione Basilicata. Già il rapporto Svimez sul diritto alla salute aveva ben evidenziato pesanti carenze nei livelli di prevenzione e di assistenza unitamente ad una scarsa qualità complessiva dei servizi sanitari regionali, tanto da portare i lucani a rivolgersi sempre più spesso a strutture fuori regione per le proprie cure, fino a raggiungere la cifra record di oltre 80 milioni di euro annui di spese per l’emigrazione sanitaria. Il Ministero, a sua volta, aggiunge oggi, in un proprio rapporto pubblicato su Quotidiano Sanità, che sulle prestazioni sanitarie la Regione Basilicata si colloca, peggiorando rispetto all’anno precedente, al penultimo posto tra le regioni italiane, con punteggio al di sotto della soglia minima per due macro-aree sulle tre valutate (prevenzione-distrettuale-ospedaliera).
Una Sanità gestita in questo modo rende la regione più povera e i suoi cittadini privati del diritto primario alla salute, penalizzando in particolare le aree interne e le fasce sociali più deboli e marginali. Siamo al tracollo della sanità lucana con la bocciatura del modello Bardi fatto di slogan ma privo di interventi utili alle esigenze della nostra comunità. Si impone una svolta sia a livello nazionale che regionale.
A livello nazionale occorre ritornare ad investire in sanità contro i tagli del governo in carica nonché opporsi ad un modello di autonomia differenziata che porta con sé il rischio di aumentare a danno del Mezzogiorno sperequazione e disuguaglianze nelle condizioni di accesso al diritto alla salute.
Ugualmente si impongono scelte forti a livello regionale: oggi la gestione della sanità è inadeguata e nel caos. Noi punteremo sul rilancio della qualità dei nostri presidi ospedalieri, come pure occorre annullare ogni forma di ingerenza e clientelismo nel settore da parte della politica.
Una Sanità in queste condizioni non fa onore ai cittadini lucani e agli operatori sanitari che continuano a fare del loro meglio in condizioni sempre più difficili, ed è doveroso ricordarlo oggi che si celebra la quarta Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato, per l’impegno, per la professionalità e per il sacrificio profuso nel corso della pandemia da Coronavirus e che prosegue quotidianamente.