Questa mattina nella Casa delle tecnologie emergenti in via San Rocco 1 a Matera è stato presentato il progetto europeo “Smarterra – Building Tomorrow’s Mediterranean AgriFood Ecosystems”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore all’innovazione del Comune di Matera, Angelo Cotugno, Mariano Guzzetta, Manager Technology Consulting EY S.p.A., Philipp Rittershaus, Head of corporate innovation & startup coaching RootCamp, Johan Jörgensen, Co-founder, Sweden FoodTech, Harry Ethan Justus, Senior Project Manager Tech BBQ e in collegamento streaming i referenti di Deep Ecosystem.
Di seguito il report integrale
Hanno scelto la Città dei Sassi, i sei partner europei, per la riunione di avvio del progetto Smarterra – Building Tomorrow’s Mediterranean AgriFood Ecosystems.
La prima riunione operativa, il piano di progetto è stato completato ed approvato, per avviare la fase di realizzazione si svolge il 22 e 23 febbraio alla Cte Matera, la Casa delle Tecnologie Emergenti che ha sede all’hub San Rocco a Matera.
Il progetto Smarterra – Building Tomorrow’s Mediterranean AgriFood Ecosystems è realizzato da un consorzio di sei partner europei (SMAFINE): due italiani, due tedeschi, uno svedese e uno danese. Per l’Italia: il Comune di Matera, attraverso la Cte Matera, e EY; per la Germania: RootCamp (Polo di innovazione per startup di tecnologia agroalimentare e bioeconomia) e DEEP Ecosystems (organizzazione che costruisce e potenzia ecosistemi di startup); per la Svezia: Sweden FoodTech (organizzazione leader nell’ecosistema nordico della tecnologia alimentare, attuata attraverso programmi di innovazione e opportunità di sviluppo aziendale) e per la Danimarca: Tech BBQ (comunità che promuove la crescita di startup e di scaleup, le start up che hanno superato la fase iniziale di avvio).
Finanziato con un milione di euro nell’ambito di Horizon European Innovation Ecosystems (EIE), il Programma di finanziamento dell’UE per migliorare l’ecosistema complessivo per l’innovazione in Europa, SMARTERRA è dedicato alle imprese dell’agroalimentare del Sud Italia ed ha come obiettivo di testare soluzioni che supportino la creazione di un forte ecosistema dell’innovazione nelle regioni del Mezzogiorno, a partire dalla Cte Matera fino agli attori internazionali dell’ecosistema dell’innovazione. I sei partner concorreranno al progetto ciascuno per le competenze maturate: EY e DEEP Ecosystems come intermediari per l’innovazione; Tech BBQ partner per eventi ed ecosistemi; RootCamp e Sweden FoodTech in qualità di Stakeholder dell’innovazione e la Cte Matera quale attore sul territorio a supporto del trasferimento tecnologico da startup e università a Corporate e cittadini. Prima Casa delle tecnologie emergenti, nata nel 2019, la Cte Matera fa parte della rete delle Cte, fra cui quelle di Torino, Bari, Roma, Prato e L’Aquila, creata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Il progetto europeo, SMARTERRA, si propone di supportare le imprese agroalimentari del Sud Italia, un’area che conta 344.000 aziende agricole e 34.000 nel settore agroalimentare, rappresentando circa il 18,5% del tessuto imprenditoriale meridionale. Questo settore è cruciale, rappresentando il 25% del PIL italiano, con un valore di 538 miliardi di euro, e l’Italia vanta il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e indicazione geografica nell’UE, di cui il 35% nel Sud Italia.
Tuttavia, la mancanza di finanziamenti è un ostacolo significativo alla crescita delle imprese in queste aree meno connesse. Le startup locali e le scale-up regionali, soprattutto quelle guidate da donne, risentono di questa disparità tra le necessità delle aziende e i finanziamenti disponibili. Mentre alcuni poli europei attraggono notevoli investimenti, altri ecosistemi di innovazione lottano con risorse limitate, portando molte startup a chiudere o trasferirsi altrove.
Attraverso SMARTERRA, si mira a risolvere questo problema, attraendo investitori esteri e sensibilizzando i fornitori di capitali europei sulle opportunità nel Mezzogiorno. Questo richiederà lo sviluppo di un solido ecosistema con la partecipazione di attori nazionali e internazionali come incubatori, acceleratori, e altri, al fine di facilitare la connessione tra le startup del settore agroalimentare del Sud Italia e gli investitori e innovatori europei.
Dichiarazione di Johan Jorgensen, fondatore e partner di SwedenFoodtech
Siamo assolutamente entusiasti di partecipare a questo progetto! Ogni volta che pensi al miglior cibo del mondo pensi al Sud Italia. Dobbiamo assicurarci di utilizzare tutti gli sforzi, i modelli e la tecnologia disponibili per apportare valore a questa straordinaria parte del mondo, semplicemente perché ha così tanto valore da offrire a tutti, ovunque.
Se potessi mangiare il Sud Italia ogni giorno per il resto dei miei giorni la mia vita sarebbe incomparabilmente migliore. Questo è un valore che deve essere sbloccato per il mondo. L’innovazione e la tecnologia possono apportare grandi benefici agli eroi del cibo italiano e io e i miei colleghi non vediamo l’ora di vedere cosa possiamo portare di valore sotto forma di intuizioni, reti e investitori nel Sud Italia.
L’innovazione e la tecnologia sono solo strumenti per portare avanti i vantaggi competitivi naturali già esistenti. Quando guardo il cibo nel Sud Italia rimango completamente incantato: nessuna tecnologia al mondo può realizzarlo. Ma la tecnologia, l’innovazione, le reti e le esperienze dall’esterno possono contribuire a rafforzare i miracoli locali ed è quello che siamo qui per fare.
Nei paesi nordici siamo molto bravi nella tecnologia e nell’innovazione, ma pessimi nel cibo. Nel Sud Italia mi sembra che sia un po’ il contrario. Aspetto con ansia il matrimonio! La nostra combinazione di geni creerà il futuro del cibo!
SwedenFoodtech è un think tank leader per il futuro del cibo. È sempre bello venire a visitare luoghi che hanno davvero tra le braccia il futuro del cibo.
Per me e per SwedenFoodtech il Sud Italia potrebbe contenere alcune delle chiavi per un sistema alimentare globale trasformato. Non solo la regione possiede quello che è probabilmente il miglior cibo del mondo, ma si trova anche sul confine di alcune delle più grandi sfide dell’umanità, come il cambiamento climatico, la migrazione, la biodiversità e altro ancora. Ciò significa che il Sud Italia potrebbe diventare il luogo in cui l’umanità incontra e risolve alcune delle nostre più grandi sfide, per poi esportare le soluzioni nel resto del mondo.
Dichiarazione per la stampa da TechBBQ: “Siamo entusiasti di essere coinvolti nel progetto SMAFINE e di fornire la nostra esperienza nella costruzione di ecosistemi e nella creazione di eventi. Siamo fiduciosi che la nostra partecipazione promuoverà sinergie chiave che aiuteranno gli ecosistemi dell’agricoltura e dell’innovazione alimentare in tutta Europa.
Questo progetto è perfettamente in linea con la nostra missione di adottare l’approccio nordico all’imprenditorialità all’estero e aiutare altri ecosistemi ad adattare e sviluppare i propri metodi basati su migliori pratiche ben testate. Non vediamo l’ora di avvicinare i nostri ecosistemi con gli eventi nel Sud Italia e con il nostro evento di punta a Copenaghen!”
Thomas Kösters, amministratore delegato DEEP Ecosystems
“Quello che i venture capitalist chiamano il settore agroalimentare è stato uno dei settori in più rapida crescita negli investimenti delle startup negli ultimi anni, raggiungendo oltre 2,7 miliardi di euro nel 2023. Questo settore è spesso confuso con tutti i marchi di consegna di cibo e di vendita al dettaglio del mercato alimentare, mentre il lato produttivo e le questioni relative a come innovare l’ecosistema alimentare in Europa non sono ancora al centro dell’attenzione. nel Sud Italia abbiamo un’opportunità unica di creare un ecosistema che combini metodologie innovative di produzione alimentare con il mercato del capitale di rischio in rapida crescita in Europa.“
Thomas Koesters costruisce ecosistemi in Europa da oltre 12 anni. Ha creato e gestito numerosi programmi di startup internazionali:
Nel 2014 ha lanciato l’European Venture Program, un acceleratore per startup deep tech di quattro importanti università tecniche: l’Università Tecnica di Monaco, DTU di Copenaghen, EPFL di Losanna e TU Eindhoven.
Nello stesso anno Thomas ha assunto l’esecuzione del programma Startup tedesco di Microsoft Ventures (BizSpark) e ha concettualizzato il Corporate Access Program (CAP) interno per Microsoft Germania.
Infine, nel 2017 ha lanciato un programma di investimenti e un acceleratore che abbraccia 20 paesi per l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT Digital), investendo in oltre 70 aziende nell’Europa centro-orientale e meridionale.
Dall’inizio della sua carriera Thomas Kösters ha gestito investimenti in oltre 70 startup e condotto più di 100 workshop per imprenditori, costruttori di ecosistemi e responsabili politici provenienti dall’Europa ma anche dall’America Latina e dall’Africa. In qualità di amministratore delegato di DEEP Ecosystems, sta consultando diversi ecosistemi in tutto il mondo, da Ambato, in Ecuador, a Stoccolma e Barcellona in Europa.