Michele Sisto, già segretario Generale del Comune di Pisticci, in una nota presenta alcune proposte per rilanciare il centro storico di Pisticci. Di seguito la nota integrale.
Il centro storico di Pisticci deve tornare ad essere il centro direzionale politico ed amministrativo di questo Comune: un patrimonio da salvaguardare e da utilizzare con profitto come polo di sviluppo turistico per cui bisogna ripristinare tutti gli uffici comunali nella loro totalità, adottando opportune iniziative allo scopo di promuovere questo centro nel settore economico, commerciale e professionale onde evitare la chiusura di molti esercizi. In particolare:
1)DECORO URBANO: ci sono immobili nel centro storico in uno stato di degrado e di assoluto abbandono (es. i fabbricati ubicati in via Vespucci, all’ingresso del paese: uno spettacolo indecoroso, non certamente stimolante per i numerosi turisti che visitano sempre più volentieri questo centro) per cui si rende indispensabile e urgente fare una ricognizione generale in tutto l’abitato al fine di individuare quei fabbricati fatiscenti e disabitati ed agire di conseguenza: attualmente il Comune di Pisticci dispone di un nutrito gruppo di tecnici qualificati: utilizzarli per gli opportuni sopralluoghi ed accertamenti anche con l’adozione di provvedimenti amministrativi (ordinanze) allo scopo di eliminare tutti gli inconvenienti che eventualmente dovessero riscontrarsi, e ciò anche nell’intento precipuo di salvaguardare la pubblica e privata incolumità.
Prevedere l’utilizzo turistico dei due centri storici: Rione Dirupo e Rione Terravecchia.
A) RIONE DIRUPO: dopo la revoca del vincolo di trasferimento e dopo l’adozione della deliberazione di G.C. n.164 del 13/10/2022 con la quale si approva la procedura di riconoscimento di detto rione quale patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco, consentire, mediante revisione del PRG, accorpamenti residenziali, riqualificazione dei quartieri, che devono essere conservati e destinati ai fini socio-culturali.
Il rione Dirupo, anticamente chiamato Casalnuovo, prendendo successivamente il nome dalla disastrosa frana del 9/02/1688, sulle cui rovine fu costruito, può e deve rinascere con una serie di iniziative progettuali che prevedano la riqualificazione urbanistica, a cominciare dal ripristino del colore bianco, e dalla sistemazione delle strade, notevolmente dissestate per assoluta mancanza di manutenzione, dovuta a colpevole incuria.
Inoltre, promuovere e sostenere attività artigianali, individuando anche piccole aree P.I.P., e provvedere alla installazione di impianti per i servizi igienici a disposizione dei turisti: un patrimonio immenso, costituito da lammie, tipiche casette bianche allineate, esempio di architettura semplice e spontanea e dalla chiesetta dell’Immacolata Concezione, ufficialmente sede della omonima confraternita, un Rione completamente abbandonato a se stesso, che attualmente versa in uno stato di degrado e di lento, ma di inesorabile spopolamento, per cui merita particolare cura, attenzione ed impegno da parte della P.A.
Fare oggi del Rione Dirupo uno dei punti di riferimento del turismo della fascia Jonica, deve costituire un obiettivo di questa amministrazione per attirare nuovi flussi di turisti e di visitatori.
In questo contesto, ripristinare i locali di via Ricciotti per destinarli a museo della civiltà contadina.
B) RIONE TERRAVECCHIA: una particolare attenzione merita anche il Rione Terravecchia, che costituisce la parte più alta dell’abitato da cui, come detto, nel 1688 franò l’attuale Rione Dirupo, in esso sono ubicati il Castello feudale, la Chiesa Madre, che con la sua mole imponente e maestosa, domina il sottostante abitato del Rione dirupo, diversi palazzi gentilizzi ed il torrione dell’acquedotto,per cui si rende indispensabile ed urgente la creazione di un’area di accoglienza turistica, ampliare via Boreale, sollecitare la sistemazione del castello. Anche qui provvedere alla realizzazione di impianti per servizi igienici, metterli a disposizione di turisti e visitatori ed agevolare sul piano burocratico quei cittadini che intendano aprire attività di ristorazione.
Inoltre prendere in seria considerazione la possibilità di recuperare palazzo Rogges ,che attualmente versa in uno stato di degrado e di abbandono, magari acquistandolo, per destinarlo a vero Museo cittadino in sostituzione di quello attuale, assolutamente insignificante: un immobile di pregevole valore storico ed architettonico, con una meravigliosa stanza degli specchi.
2)Affrontare con serietà ed impegno il problema dell’inquinamento ambientale
in conseguenza dello smaltimento dei rifiuti e delle discariche degli inerti.
In primo luogo, provvedere, senza ulteriori indugi, ad una accurata pulizia delle strade cittadine ed in particolare delle periferie di questo centro abitato, diventate per l’incuria e l’indifferenza degli addetti ai lavori, nonché per l’imperdonabile mancato controllo da parte dei politici, un vero e proprio immondezzaio a cielo aperto, dove vengono gettati rifiuti di ogni genere senza che qualcuno dei responsabili intervenga per la rimozione di tanta sporcizia.
3) Intervenire con risolutezza presso gli organi competenti per il rifacimento
delle reti idrica e fognaria in modo efficiente e funzionale, in particolare nel
rione Dirupo, rendere i depuratori capaci ed idonei alla funzione nelle diverse parti del territorio comunale, previo completamento di quelli esistenti.
4)Nel settore dei servizi, un discorso a parte merita il problema del personale, in
particolare il corpo dei vigili urbani perché oggi più che mai soffre per carenza di personale. Da qui la necessità di rivedere la pianta organica e relativo regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e, quindi, di procedere alla emanazione del bando di concorso per la copertura dei posti vacanti al fine di assicurare un constante ed ordinato svolgimento dei vari servizi d’istituto; in tal modo si consentirebbe al corpo dei vigili di svolgere il loro compito con regolarità ed assiduità e, di conseguenza di disciplinare e coordinare il traffico stradale cittadino, diventato, per carenza di controllo, caotico e disordinato, con grave pericolo per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.
5)Richiedere ed esaltare la partecipazione popolare. L’opinione pubblica deve essere informata su tutto, sui grandi problemi deve essere preventivamente consultata e messa in condizione di esprimere il proprio orientamento.
Le decisioni più importanti devono avere il sostegno di una acquisita volontà popolare. In questa direzione occorre ridare vitalità ai consigli di quartiere, che restano strutture significative di partecipazione collettiva e popolare.
6) Assumere un impegno serio e determinato per eliminare per sempre l’inutile e strumentale dualismo e conflitto d’interessi Pisticci-Marconia che arreca in modo lapalissiano danni notevoli non solo in termini economici, ma anche sociali all’intera collettività. Infatti le due comunità non solo non sono antitetiche o alternative, ma si integrano e si completano perché sono due facce della stessa medaglia in quanto entrambe mirano allo sviluppo dell’intero territorio: da una parte conservare ed a valorizzare il notevole patrimonio storico e culturale, dall’altra dare un impulso concreto allo sviluppo su basi moderne. Del resto, per la legge 142/90, anche a volerlo rio, non è possibile procedere ad una eventuale divisione del territorio per cui ”OBTORTO COLLO” dobbiamo convivere, mi auguro, in perfetta sintonia.
In questo contesto deve inserirsi la presenza e l’azione della nuova amministrazione la quale deve farsi carico di adottare tutti quei provvedimenti atti a conseguire la pacificazione politico-sociale, il cui raggiungimento costituisce il presupposto per una amministrazione stabile e coesa a tutto vantaggio della intera popolazione ed il suo rilancio o ritorno agli antichi splendori. A questo proposito suggerisco di realizzare un viadotto FORNACE- SAN LEONARDO, proprio per consentire in quel tratto di strada, attualmente tortuosa e pericolosa, il traffico scorrevole, agevole e sicuro, oltre ad offrire ai cittadini una visione panoramica spettacolare della vallata, facilitando in tal modo,specie ai turisti forestieri, l’accesso al centro storico che, in conseguenza, saranno sempre più numerosi, evitando cosi un possibile e deleterio
isolamento per i residenti di questo versante.
I finanziamenti dell’opera? Fare ricorso ai fondi statali od europei: basta
saperli trovare.
In ultimo, voglio suggerire all’attuale amministrazione di dedicare maggiore attenzione alla cultura,cosa che non è mai successo nelle precedenti amministrazioni, promuovendo e sostenendo iniziative e manifestazioni culturali.
Concludo con una riflessione, frutto di una esperienza quarantennale ai vertici
dell’apparato burocratico amministrativo.
Per perseguire gli obiettivi prefissati, la pubblica amministrazione deve essere dotata di un apparato politico efficiente e funzionale.
Ricordate che la corruzione ed il malaffare non sono alimentati solo dalla disonestà, ma anche e soprattutto dalla incapacità, dalla incompetenza e dalla ignoranza degli amministratori.
Infatti un amministratore ignorante ed impreparato è alla merce di tutti, a
cominciare dai suoi burocrati e dai dirigenti, e corre il rischio di essere manipolato più o meno abilmente da qualche ”puparo” di turno.
Infine mi permetto di dare un consiglio, sempre frutto di esperienza:
Non giudicare secondo le apparenze
Non prendere decisioni per sentito dire.