Elezioni regionali Sardegna 2024, Vito Lupo (vice segretario PD Basilicata): “PD primo partito”
La vittoria di Alessandra Todde alle elezioni regionali in Sardegna è in primis una bella notizia per le cittadine e i cittadini sardi e rappresenta un chiaro segnale politico di interesse nazionale.
Todde vince grazie ad un centrosinistra unito che non scade nei veti contrapposti e personali e non si arrocca in modo egoistico nel proprio orticello, ma diventa competitivo e vincente quando valorizza le risorse che la società civile mette a disposizione con un progetto valido, nell’esclusivo interesse della comunità.
Il centrodestra, che a livello nazionale si poggia sulla sola propaganda, si può battere com’è accaduto in Sardegna: i cittadini hanno punito il mal governo e l’arroganza della destra populista.
Il Partito Democratico, primo partito della coalizione, è il perno di un’alleanza che per molti versi si può e si deve proporre anche in Basilicata. In Sardegna abbiamo dimostrato di saperci mettere con umiltà a disposizione della coalizione in nome dell’unità: il centro sinistra ha vinto perché in grado di mettere insieme istanze popolari, società civile e partiti. Il gruppo dirigente del PD e del M5S è stato capace altresì di farsi carico di un lungimirante progetto fatto di idee e di donne e uomini che la società civile ha messo a disposizione.
E’ lo stesso progetto su cui il Pd ha puntato in Basilicata, individuando nel mondo civico e del laicato cattolico il nome di Angelo Chiorazzo da proporre agli elettori passando anche dalle primarie. Lo abbiamo fatto da mesi attendendo e stimolando pazientemente il dibattito con tutte le forze del perimetro di coalizione. Ma ora non è pensabile tornare indietro o, ancora peggio, tornare a rinchiudersi nelle logiche degli equilibri dei partiti.
Senza la frattura che c’è stata in Sardegna con Soru, Todde avrebbe vinto a mani basse. Ora il nostro compito è evitare la stessa frattura per andare uniti verso un successo che prima di tutto rappresenterebbe una liberazione, per i lucani, dal peggior governo regionale che abbiano mai avuto.