Il Consiglio regionale della Basilicata riunitoin seduta straordinaria, ai sensi dell’articolo 32 dello Statuto, ha affrontato le problematiche legate al comparto agricolo lucano. Dopo la comunicazione dell’assessore all’Agricoltura, Alessandro Galella, sugli impegni presi dal Governo regionale in materia e, in particolare, suicosti dell’acqua, sui danni causati dai cinghiali alle colture e sul caro carburante, si è sviluppato un dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Braia (IV), Zullino e Vizziello(BO), Pittella(Pl), Coviello e Leone (FdI),Cifarelli (Pd), Perrino e Leggieri (M5s),Merra (Gm), l’assessore al Lavoro, Casino.
Successivamente l’Aula ha approvato all’unanimità una risoluzione, primo firmatario Braia, Polese, Merra, Coviello, Aliandro, Leggieri, Perrino, Vizziello, Cifarelli, Zullino e Giorgetti con la quale si impegna la Giunta regionale a “farsi carico, in ordine alla questione afferente all’abbattimento dell’aumento della tariffa irrigua consortile (da 0,5 a 0,6 centesimi di euro al metro cubo), dei costi del deliberato aumento per un importo pari a 3ME”. “Per quanto riguarda l’indennizzo e il risarcimento per danni a colture causate dagli ungulati – viene precisato nel documento – sono state individuate risorse di 2 milioni di euro pari al doppio di quelle erogate lo scorso anno; in merito all’aumento del costo del carburante agricolo saranno destinate risorse a carico degli accordi MISE-MEF-Regione Basilicata per l’impiego delle risorse derivanti dalle compensazioni per le estrazioni petrolifere liquide e gassose a valere sul Fondo Produzione 2023 pari a 12 milioni di euro, destinati ad interventi eccezionali per calmierare i costi connessi al ‘caro carburante’”.
L’impegno sollecitato è, altresì, teso a “valutare con gli uffici l’esistenza dei presupposti per la richiesta dello stato di calamità connessa all’emergenza siccità e ad attivarsi nell’immediato per dare attuazione alla risoluzione”.
Nel documento si fa riferimento alla crisi che “da diversi anni attanaglia tutti comparti agricoli, che ha portato il mondo agricolo a manifestare in modo globale per rivendicare la fortissima contrazione dei redditi causata dall’aumento dei costi di produzione, a cui si aggiungono gli effetti della crisi climatica e i danni dovuti al sovrannumero della specie cinghiale in particolare nella nostra regione”; si citano “le mozioni e gli OdG approvati nei mesi passati in ordine alle problematiche del mondo agricolo, proposti anche dalle minoranze e approvati dal Consiglio regionale all’unanimità”; si richiama “l’incontro tenutosi in data 26.02.2024 tra il presidente della Giunta Bardi e l’assessore alle Politiche agricole, Galella e i rappresentanti del movimento spontaneo degli agricoltori, nel corso del quale, dando seguito agli impegni assunti il 14 febbraio scorso si è discusso dei tre argomenti posti all’attenzione della politica regionale, ovvero, l’aumento della tariffa idrica da parte del Consorzio di Bonifica della Basilicata, i danni causati alle colture dai cinghiali, il caro carburante”; si fa presente che “sono state condivise soluzioni immediate ai problemi urgenti rappresentati, nella considerazione che l’agricoltura rappresenta un asse strategico dell’economia e del futuro della Regione Basilicata”.
“La risoluzione – viene puntualizzato – sarà ulteriormente riportata nel prossimo tavolo verde, nel quale sono state già pervenute istanze sullo stesso argomento”.
Lavori Consiglio regionale: via libera per proposta di legge Aliandro, ddl rendiconto 2022 Arlab e atto amministrativo proposta aggiornamento Piano trasporti 2023-2035
La proposta di legge, d’iniziativa del consigliere Aliandro (FI), “Modifiche alla legge regionale 9 gennaio 1995, n.2 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio)” è stata approvata a maggioranza (con 8 voti favorevoli dei consiglieri Aliandro, Baldassarre, Braia, Cicala, Coviello, Giorgetti, Leone e Polese; 4 astensioni di Cifarelli, Leggieri, Merra e Perrino) dal Consiglio regionale della Basilicata
La modifica alla L.R. n.2/1995 riguarda l’aumento della dimensione delle aree omogenee. In particolare si stabilisce che: “Gli ambiti territoriali di caccia di norma hanno dimensione sub-provinciale, sono omogenei e delimitati da confini naturali, con una estensione minima di 110.000 ettari e massima di 150.000 ettari”. Per quanto riguarda l’iscrizione agli ambiti territoriali di caccia, si introduce la procedura telematica per l’invio della richiesta di iscrizione all’ATC e del rilascio dei tesserini di accesso. Previsto, altresì, che il Comitato direttivo dell’ATC è nominato dalla Giunta regionale e dura in carica cinque anni. I componenti non possono essere nominati per più di due volte anche se non consecutive e, in ogni caso, i componenti il cui mandato è scaduto non possono essere rinominati. Con la pdl si stabilisce, inoltre, che in caso di inadempienza da parte del Comitato direttivo agli obblighi dettati dalle norme e atti regionali, lo stesso è diffidato dalla Direzione regionale competente a provvedere entro 15 giorni dalla data di notifica della diffida e in caso di inadempienza, la Giunta regionale, su proposta della Direzione regionale competente in materia, nomina un commissario ad acta per l’adempimento da assolvere.
Successivamente l’Assemblea regionale ha approvato a maggioranza(7 voti favorevoli dei consiglieri Aliandro, Baldassarre, Cicala, Coviello, Giorgetti, Leone e Polese; 1 voto contrario di Cifarelli e 3 astensioni di Leggieri, Merra e Perrino)il disegno di legge riguardante il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2022 dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata (ARPAB). Il risultato di amministrazione 2022 è pari a euro 24.308.545,55 e risulta rideterminato in euro 2.448.978,03 per le quote accantonate, in euro 15.402.128,97 per le quote vincolate, mentre la rimanente somma di euro 6.457.438,55 rappresenta la quota di avanzo disponibile dell’ente. Il fondo cassa al 31 dicembre 2022 è di euro 18.949.377,43. Il fondo pluriennale vincolato per spese correnti è di euro 10.116.644,23 mentre quello per spese in c/capitale è di euro 1.235.940,12.
All’attenzione dell’Aula, poi, l’atto amministrativo n.392/2024 concernente la proposta di Aggiornamento Piano regionale dei trasporti 2023-2035.Il provvedimento è statoapprovato a maggioranza con 7 voti favorevoli dei consiglieri Aliandro, Baldassarre, Braia, Cicala, Coviello, Giorgetti e Leone; 6 astensioni di Cifarelli, Leggieri, Merra, Perrino, Vizziello e Zullino.
L’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti (PRT) costituisce l’adeguamento del vigente PRT soggetto a parere motivato favorevole di VAS espresso con determinazione dirigenziale n. 23AB.2016/D.00383 del 20/12/2016 ed approvato dal Consiglio regionale in data 21/12/2016.
Con la redazione dell’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti 2035, la Regione Basilicata adegua la propria azione di pianificazione strategica nei settori della mobilità delle persone e del trasporto e logistica delle merci ai più recenti indirizzi dell’Unione Europea attraverso l’integrazione di tutte le modalità di trasporto per assicurarne la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
La proposta di Piano tiene conto delle risorse attivate nell’ambito dei fondi PNNR e Fondo complementare al PNRR, FSC e nei contratti di programma di RFI e ANAS, con le quali sono stati ammessi a finanziamento interventi sulle infrastrutture regionali (stradali e ferroviarie) e per il rinnovo del materiale rotabile (su gomma e su ferro). Gli interventi relativi alle infrastrutture stradali sono prevalentemente finalizzati a migliorare la percorribilità delle strade e ad innalzare il loro livello di sicurezza. Rispetto all’orizzonte temporale gli scenari progettuali sono distinti in breve periodo, al 2026, in medio periodo, al 2030 e in lungo periodo, al 2035. L’aggiornamento del Piano trasporti al 2035 prevede eventuali interventi correttivi e/o aggiuntivi rispetto a quelli inseriti in piani e/o programmi esistenti con l’adeguazione ai più recenti indirizzi comunitari sul fronte della sostenibilità ambientale, della resilienza ai cambiamenti climatici e dell’intermodalità.
Definiti dieci Obiettivi Strategici dei quali nove sono obiettivi “tematici”, riferiti a specifici aspetti e caratteristiche del sistema dei trasporti che si vuole traguardare e uno trasversale, finalizzato a indirizzare la valutazione comparativa di quelli che saranno definiti come scenari alternativi di Piano nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse e del rapporto tra benefici e costi per la società.