l distretti turistici, costituiti in attuazione della legge n.106/2014 – per la rigenerazione dei borghi, il contrasto più efficace allo spopolamento, lo sviluppo dell’economia locale e dell’occupazione – sono un’opportunità unica che stiamo sprecando. Così Saverio Lamiranda, ad Terre di Aristeo, che annuncia un’iniziativa a Potenza dell’Associazione dei Distretti Turistici (circa 60 in Italia di cui quasi il 50% al Sud) attraverso un’Assemblea Programmatica. I Distretti –sottolinea – possono rappresentare, sui territori, oltre che le esigenze dirette degli operatori che giorno dopo giorno creano “lavoro” in un settore chiave del Paese, quella leva di riconoscimento diffuso di pratiche innovative già attive, ma soprattutto un modello dirompente per popolare le reti di offerta nei circuiti dell’eccellenza del sud (siti Unesco, borghi più belli d’Italia, green communities, parchi nazionali e regionali) che ci rendono famosi nel mondo. Disponiamo di un “patrimonio” di esperienze, abbiamo modelli di Partenariati Pubblico-Privati, semplificati per le istituzioni nel nuovo codice sugli appalti all’art. 180, al fine di supportare l’azione sussidiaria dei comuni con le Regioni e l’azione ministeriale sui territori per dare nuovo slancio all’azione di governo certificando la funzione ed operosità dei Distretti Turistici nel Pnrr per l’attuazione della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione 2021/27, contribuendo a delineare percorsi di innovazione e ecosistemi creativi e imprese del digitale che già collaborano con i Distretti sui territori. L’associazione nazionale distretti ha avuto incontri ed interlocuzioni con il Ministero del Turismo per affrontare e risolvere temi sulla loro attività e valorizzazione. Oltre alle Misure del Pnrr ci sono progetti pilota integrati ed interregionali già approvati ed in evoluzione in base tra i quali “Montagna Italia”, “Valorizzazione dei Comuni a Vocazione Turistico-Culturale Con Siti Unesco”, “Catalogo Dei Cammini Religiosi Italiani”, “Guide Turistiche e Accompagnatori Turistici”, “Tourism Digital Hub”, “Destination Management System (Dms)”, “Iniziative Di Co-Branding”. Diventa perciò necessario – afferma Lamiranda -intensificare il confronto oltre che con il Ministero Turismo con quello del Sud-Coesione Sociale, le Regioni per arrivare all’evoluzione operativa e gestionale di questo patrimonio degli operatori turistici italiani riconosciuti con Decreto Ministeriale ai sensi della legge 106/2014.
Terre di Aristeo nel supportare sindaci ed imprese che investono direttamente, inoltre, vuole dare una mano al Ministro Fitto a spendere i soldi del Pnrr, attraverso la sottoscrizione un accordo di sviluppo più volte sollecitato e per il quale è stato ripetutamente richiesto il parere alla Regione.
«Il coordinamento nazionale Distretti Turistici che ha sollecitato un Tavolo al Ministro del Turismo Santanchè per una cabina di regia sulle risorse da destinare al turismo con i programmi Fesr e Fondo di Coesione estendendola al Pnrr che di fatto taglia fuori il turismo – spiega Lamiranda, – sostiene proposte di facile attuazione.
Si tratta di tradurre in azioni la consapevolezza che il settore turistico garantisce un impatto economico immediato e duraturo sul territorio, specie in chiave di rigenerazione dei paesi e quindi di stop allo spopolamento, ed è in grado di assorbire una quota parte dei finanziamenti destinati ad altri ambiti che sono in evidente difficoltà, sempre in coerenza con le finalità e gli obiettivi del Pnrr. Tra le aree di intervento che abbiamo individuato: il recupero dei centri storici da trasformare in alberghi diffusi, unità abitative di ospitalità di qualità; digitalizzazione e innovazione, al servizio del settore turistico; sostenibilità ambientale attraverso investimenti in infrastrutture verdi, mobilità sostenibile e soluzioni eco-compatibili; formazione e qualificazione con programmi di formazione degli animatori turistici di comunità».