Nella sede della UILM di San Nicola di Melfi questa mattina si è tenuto l’Attivo dei delegati UILM e FISMIC del settore logistico di Stellantis.
Questo incontro ha posto in luce la difficile situazione che il comparto della logistica sta attraversando a seguito dei cambiamenti in atto, dell’internalizzazione delle attività da parte di Stellantis e dei tanti, troppi interrogativi legati alla transizione ecologica.
Attualmente circa il 75% dei lavoratori del settore della logistica è in cassa integrazione, molti dei quali a 0 ore lavorative a causa della mancanza delle attività.
Questa realtà drammatica è ulteriormente aggravata dalle difficoltà interne alla SGL ad esempio, con soltanto il 30% dei lavoratori posizionati, così come i lavoratori ITS; senza trascurare la vertenza di circa 100 lavoratori di FDM e LAS, di cui il 95% è in cassa integrazione a 0 ore; o anche la sostituzione delle lavoratrici e dei lavoratori della Logistica Cassino, precedentemente in sub appalto alla Yazaki Europe, con altri lavoratori provenienti da altre regioni avvenuto attraverso una semplice PEC.
Questa ultima decisione ha impattato pesantemente sulla stabilità lavorativa e ha contribuito ulteriormente alla precarietà del settore.
Di fronte a tale quadro, che dipinge una situazione di sofferenza diffusa, abbiamo deciso ulteriori azioni per continuare il percorso di difesa del lavoro a Melfi.
In effetti dopo un lungo e partecipato confronto tra tutti i delegati, abbiamo concordato una serie di azioni che verranno messe in atto già nel corso della prossima settimana.
In primo luogo, sensibilizzeremo e distribuiremo volantini in tutte le aziende del settore della logistica; successivamente insieme ai lavoratori pianificheremo azioni più incisive e imponenti culminanti in una grande manifestazione di tutti i lavoratori della logistica.
La crisi che stiamo affrontando è complessa e multifattoriale: dalla crisi del settore automobilistico, alle mancate risposte della politica nazionale e lucana.
Tuttavia, siamo determinati a difendere i nostri posti di lavoro e cercare soluzioni concrete.
Chiediamo alla politica nazionale e locale di agire concretamente e convocare il tavolo di Melfi, promesso dal ministro Urso ma non ancora realizzato.
Gli investimenti annunciati dal presidente Bardi, legati all’area di crisi complessa di circa 500 milioni di euro, devono essere trasparenti e mirati a salvare il lavoro a Melfi e a promuovere una riqualificazione industriale che coinvolga e qualifichi i lavoratori per le sfide del futuro.
Presidente Bardi, dove sono i 500 milioni di euro?
La situazione è chiara e richiedere azioni decise da parte di tutti noi; per difendere i posti di lavoro ognuno deve metterci del suo ed impegnarsi attivamente.
Uniti per la difesa dei lavoratori, siano determinati a superare questa crisi e a costruire attraverso un nuovo patto per Melfi una nuova storia di successo per l’industria automobilistica lucana.