Questa mattina adn anno dall’inizio del presidio permanente delle lavoratrici e dei lavoratori Tis e Rmi di Basilicata presso il palazzo del governo regionale si è svolta un’iniziativa promossa dal sindacato Cub insieme ai lavoratori.
Presso la tenda che è diventata simbolo della lotta dei lavoratori Tis e Rmi, dopo essere stato invitato è giunto l’Arcivescovo Ligorio per la terza volta insieme al parroco Don Salvatore Dattero.
All’iniziativa ha partecipato anche l’assessore regionale alle attività produttive Michele Casino.
Erano presenti al presidio anche il segretario regionale della Cgil Fernando Mega, Diego Sileo della Uil, Domenico Sodo del Sifus e altri esponenti sindacali.
Era presente anche Rosanna Marino, la sorella di Franco Marino, un lavoratore di Pignola che faceva parte della platea Tis e Rmi, morto tre anni fa durante lo svolgimento del proprio lavoro al servizio della comunità.
Il rappresentate sindacale Domenico De Stradis ha ricordato la situazione in cui vivono i lavoratori Tis e Rmi e ha ringraziato anche a nome di tutti i lavoratori presenti l’Arcivescovo per la sua vicinanza ai lavoratori e alle loro ragioni.
Ligorio ha riconfermato di essere al fianco e vicino ai lavoratori privi di diritti e in lotta per un salario che basti per condurre una vita dignitosa. Ha chiesto e ha sollecitato chi è impegnato in politica a dare un senso alla politica, garantendo diritti e giustizia alle persone. Ha fatto presente di non far parte di nessun schieramento politico e ha detto che tutti dovrebbero darsi da fare affinché i lavoratori in questione escano dallo stato in cui si trovano e con un battito d’ali possano liberarsi dalla condizione in cui stanno, perché è ingiusto che chi lavora per la comunità resti in questa condizione. Ha detto che andrà via per aver raggiunto il limite di età ma nelle occasioni che avrà, non dimenticherà di far presente e di cercare di far qualcosa per questi lavoratori.
L’Assessore regionale alle attività produttive Michele Casino pur ribadendo che da parte sua c’è la volontà di risolvere la questione delle lavoratrici e dei lavoratori Tis e Rmi ha confermato che questo non sarà possibile prima delle prossime elezioni regionali. Fino ad allora e per i prossimi sei mesi sarà garantita la proroga che permetterà ai lavoratori di prendere il sussidio.
Dopo un anno di presidio le parole dell’Assessore non sono bastate per cancellare l’evidente delusione dei lavoratori, alcuni di loro non sono rimasti in silenzio e si sono fatti sentire.
Le lavoratrici e i lavoratori Tis e Rmi hanno ribadito di non sentirsi rappresentati e hanno evidenziato la volontà di non recarsi alle urne per le prossime elezioni regionali.