Vertenza CallMat e Tim, intervento Roberta Santeramo, coordinatrice Uilcom Matera. Di seguito la nota integrale.
La vertenza CallMat purtroppo, è solo una delle conseguenze del Progetto di svendita della Tim che, con l’avallo del Governo, rischia di produrre in Basilicata, nell’intero comparto telecomunicazioni, danni peggiori sul piano occupazionale. Così Roberta Santeramo, coordinatrice Uilcom Matera riferendo che in vista dello sciopero proclamato unitariamente da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni per il 18 marzo prossimo l’assessore regionale alle Attività Produttive Michele Casino ha convocato un incontro con i sindacati per il 15 marzo prossimo. L’incontro in Regione – aggiunge – sarà l’occasione per coinvolgere direttamente la Giunta Regionale per salvare posti di lavoro ed attività del settore Tlc presenti in Basilicata. Siamo comunque profondamente preoccupati – dice la dirigente Uilcom –sul futuro dell’azienda Tim dopo la nascita della NetCo e della ServCo. Ci aspettiamo di peggio con almeno 20 mila lavoratori italiani a rischio. La Basilicata ha già “dato” nel senso che nel corso degli anni i dipendenti dell’ex Telecom si sono assottigliati a poche centinaia. Sinora l’azienda non ha dato nessuna risposta alle nostre domande di garanzia dei lavoratori, spostando il confronto su altre tematiche. Nessun genere di risposta sulle garanzie di mantenere i posti di lavoro, sui cosiddetti perimetri. Nessuna risposta sulla sostenibilità a medio termine, sulle voci di vendita di qualche realtà del gruppo. L’azienda ha parlato dell’uso eventuale dell’ammortizzatore sociale, ribadendo la necessità di andare ad un tavolo ministeriale. E’ lì che dobbiamo chiedere le garanzie come faremo in Regione perché gli appalti dei servizi affidati a CallMat siano garantiti. Per la tenuta della vertenza – conclude Santeramo– occorre costruire il più ampio fronte istituzionale e politico.