Si è riunito venerdì mattina in Sala Consiliare un tavolo di confronto per discutere sulla Riserva Naturale Bosco Pantano: l’incontro, che ha visto partecipi la Regione Basilicata, la Provincia di Matera e il Comune, assieme a tutte le associazioni di categoria interessate, si è concentrata sullo stato di salute dell’area, bisognosa di un costante impegno per affrontare e ridurre le sue vulnerabilità.
Durante la seduta, molto interessanti sono state le presentazioni di due dossier, discussi dal professor Francesco Ripullone dell’Università degli Studi di Basilicata, che si sono focalizzati sui progetti “L’ultima foresta incantata”, e “Ri-party-amo rinaturazione” realizzati e condivisi da Ufficio Foreste, WWF e Legambiente.
Le potenzialità, e al tempo stesso le criticità dell’intera foresta ripariale, soggetta purtroppo ai continui cambiamenti climatici, sono state discusse dai vari soggetti chiamati in causa che hanno tutti condiviso il proponimento di creare un gruppo di lavoro che tuteli l’area, attraverso un continuo monitoraggio, controllo e sorveglianza del territorio.
Le difficoltà da superare sono tante, la voglia di “curare” il Bosco fragile di Policoro è di più.
Valorizzazione riserva naturale “Bosco Pantano” di Policoro, intervento assessore regionale Latronico
“L’area della riserva naturale ‘Bosco Pantano’ di Policoro, di grande interesse scientifico e paesaggistico, va necessariamente preservata da un inarrestabile declino non solo antropico ma anche climatico”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, nel corso di un incontro organizzato nell’aula consiliare di Policoro. “Tutelare il capitale naturale per il futuro del nostro pianeta è una sfida e un dovere morale che l’attuale situazione ambientale globale ci impone. Pertanto, investire nella rinaturalizzazione e tutela di questi luoghi offre senza dubbio vantaggi non solo sociali ed economici ma genera ricadute turistiche e culturali di ampio valore. La riserva naturale regionale ‘Bosco Pantano di Policoro’ è stata riconosciuta Zona Speciale di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva Habitat della Commissione Europea nel 2013 ed è considerata uno dei più interessanti lembi di foresta planiziale dell’Italia meridionale. Il sito, che accresce l’interesse culturale e naturalistico dell’offerta turistica della provincia di Matera, ricade nei Comuni di Policoro e Rotondella e si sviluppa per un’estensione poco inferiore ai 2.000 ettari ad un’altitudine compresa tra quella del mare e i 17 metri slm. E’ notevole il suo valore scientifico – ha aggiunto Latronico – garantito dalla sua biodiversità nonché dalla coesistenza di specifici e differenti habitat: fluviali, marini, palustri, costieri, boschivi, di macchia e prateria in grado di garantire una ricca presenza animale e vegetale. Gli ecosistemi e la fauna convivono ed interagiscono fra loro influenzandosi reciprocamente. Con il Programma ‘Inngreenpaf’, La Regione Basilicata ha approvato azioni di conservazione e valorizzazione degli ambienti acquatici e ripariali ed a sostegno del ripristino del Bosco Pantano di Policoro, e con tali misure intende realizzare un Progetto Pilota per intervenire, con celerità ed urgenza, principalmente su alcune aree dell’intera riserva naturale. Le risorse a disposizione sono per un importo di 750 mila euro afferenti ai fondi POC. L’intervento è finalizzato alla verifica dello stato di salute degli ambienti acquatici che insistono nei siti Rete Natura 2000 ed in particolare lo stato degli stagni retrodunali dell’area ZSC Bosco Pantano di Policoro – Costa Ionica – Foce Fiume Sinni, ma anche all’accurata ricostituzione delle aree umide che storicamente insistono nel citato areale e contestuale valorizzazione della funzionalità delle connessioni dei vari habitat conviventi e loro ripristino ecologico. Investire nella rinaturalizzazione e nella tutela di questi luoghi – ha concluso l’assessore regionale – significa anche generare vantaggi sociali ed economici, valorizzando il bene comune in quanto patrimonio inalienabile”.