Nella sede della Sezione CAI Matera “Falco Naumanni” a Matera si è svolto nel tardo pomeriggio un incontro con Pietro Castoro, del Centro Studi “Torre di Nebbia” di Altamura, autore di diverse pubblicazioni sulla natura e la storia dell’Alta Murgia.
Con l’ausilio di immagini dell’Alta Murgia, Pietro Castoro ha illustrato come, a partire dal Neolitico, la Murgia comincia ad assumere un aspetto più simile all’attuale. L’introduzione di strumenti di pietra levigati, della ceramica e l’allevamento di specie animali una volta selvatiche, segna il passaggio dall’economia di prelievo all’economia di produzione, favorendo lo stanziamento di comunità di agricoltori e allevatori su pianori prospicienti corsi d’acqua a carattere stagionale o nei pressi di sorgenti.
L’incontro, a cura dei soci CAI Giovanni Petrara e Saverio Petruzzellis, è stato propedeutico all’escursione della Sezione CAI di Matera in programma domenica 17 marzo al Pulicchio di Gravina partendo dalla Masseria Martucci, sede del Centro Studi, all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Piero Castoro, autore di diverse pubblicazioni sull’Alta Murgia, è stato docente di storia e filosofia presso il Liceo Classico di Altamura e uno dei fondatori del Centro Studi Torre di Nebbia.
Il Centro Studi Torre di Nebbia, con sede ad Altamura, nasce nel 1988 con il progetto di costituire un osservatorio permanente sul territorio dell’Alta Murgia barese e l’impegno di promuovere la conoscenza e la tutela del territorio dell’Alta Murgia, nello sforzo di individuare le linee guida di una politica di sviluppo improntata a criteri di compatibilità con le risorse antropiche e naturali dell’area.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)