Lo scorso 8 marzo presso il Circolo Velico Lucano a Policoro, si è tenuto il primo appuntamento del tavolo unitario voluto dalle sigle sindacali degli operatori balneari della Basilicata tra questi CNA Balneari Basilicata, FIBA Confesercenti Matera, Confindustri Basilicata, Confapi Turismo e Cultura Matera e Confimprese Basilicata. L’incontro così come stabilito lo scorso 27 gennaio, durante la discussione, promossa da CNA Basilicata, alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture Gerardina Sileo e degli esponenti delle organizzazioni sindacali convenute, tra i quali Sigismondo Mangiagalli per CNA Balneari Basilicata, Massimo De Lorenzo della Fiba Confesercenti Matera, Giovanni Matarazzo e Giuseppe Ferrara di Confindustria Basilicata, Faraco Pasquale di Confimprese Basilicata e Biagio Loiudice di Confapi Turismo e Cultura di Matera, ha registrato la volontà di intraprendere un percorso condiviso per il bene del turismo in Basilicata per discutere sul futuro del settore e dell’applicazione della Direttiva europea Bolkestein.
Durante l’incontro, Massimo De Lorenzo, delegato FIBA Confesercenti Matera, ha sottolineato che, sebbene l’eccellente lavoro condotto dal tavolo tecnico voluto dal Governo centrale sulla mappatura delle concessioni balneari si sia concluso, con il risultato che solo il 33% della risorsa risulta costiera risulta occupata, la questione non può dirsi chiusa perché il Governo non ha ancora provveduto a tradurre questo dato in una normativa.
De Lorenzo pensa che non si sfuggirà alle evidenze pubbliche ed è proprio per questo che ritiene che sia una misura necessaria l’ampliamento del campo operativo delle linee guida già stabilite dall’Ufficio Demanio Marittimo della Regione Basilicata, affinché si possa procedere all’assegnazione delle concessioni demaniali agli operatori, lì dove sarà possibile, nel rispetto di criteri chiari e oggettivi. Propone di fissare nuovi e specifici criteri che riconoscano una forma di merito, imprescindibile, verso coloro che operano da anni e sostengono fattivamente il settore turistico a beneficio dello sviluppo del territorio lucano: criteri di premialità che distinguano chi ha gestito direttamente il bene, chi ha un pregresso come operatore balneare nel territorio lucano e chi ha svolto l’attività balneare come fonte di reddito prevalente o esclusivo.
Nel suo intervento non ha omesso di ricordare l’importanza del riconoscimento della quantificazione dell’indennizzo a tutela degli investimenti effettuati e dell’avviamento a chi subentrerà in un’attività già avviata e a chi, titolare di concessione, non fosse più interessato a svolgere tale attività.
Confindustria Basilicata ha evidenziato, prima con l’intervento di Giovanni Matarazzo il quale ha analizzato con cura e dettagli importanti la situazione attuale, dando i numeri e gli spunti rispetto alle sfide del futuro, e poi con Giuseppe Ferrara ha sottolineata l’importanza di una visione lungimirante nella gestione delle concessioni balneari dicendo che la Regione Basilicata ha già dato un segnale positivo emanando linee guida che prevedono una scadenza delle concessioni demaniali al 31 dicembre 2024. Tuttavia, Ferrara ha auspicato un’apertura da parte dell’assessore Sileo per migliorare i criteri di assegnazione delle concessioni e per favorire lo sviluppo turistico della regione.
Biagio Loiudice di Confapi Turismo e Cultura Matera ha evidenziato che gli operatori balneari, soprattutto nella costa ionica metapontina, hanno investito per anni nelle proprie attività, nonostante l’erosione costiera abbia consentito il posizionamento di un numero esiguo di ombrelloni, e adesso non possono accettare di perdere del tutto i propri stabilimenti balneari.
CNA Balneari ha ribadito il proprio orientamento sulle concessioni “il fine è quello di definire soluzioni per assicurare stabilità alle imprese che oggi lavorano con la necessità di un riordino delle concessioni demaniali marittime. Posizione pienamente perseguibile tenuto conto della possibilità di riaprire un confronto con la Commissione Europea per scongiurare la procedura di infrazione sulla base del riscontro positivo ottenuto in seguito alla mappatura delle coste che ha sancito la non scarsità della risorsa spiaggia, un dato fondamentale che può favorire nuove iniziative imprenditoriali sulle coste italiane.”
Si è discusso, inoltre, di proposte per un turismo di qualità al fine di promuovere al meglio il territorio e le sue bellezze naturalistiche per favorire i flussi turistici attratti dalla Basilicata.
Il tavolo unitario costituito si pone come scopo lo studio, la progettazione e la realizzazione di iniziative e interventi nel settore turistico a partire dalla balneazione, locomotiva del turismo in Basilicata, per mettere a disposizione di tutta la Regione l’esperienza per risolvere quei problemi tecnici che non permettono un pieno sviluppo del turismo. Tra le proposte vi è quello di istituire un centro d’intervento permanente con adeguamento ai piani collettivi di salvataggio. Lavorare al piano coste e lidi con una visione ampia e che permetta di rivedere anche le cubature rispetto alle situazioni attuali. Il rafforzamento dei trasporti per garantire collegamenti continui e costanti tra il litorale Jonico e quello Tirrenico, oltre che verso l’interno della Basilicata e i suoi parchi e attrattori. Questo è necessario per valorizzare le coste lucane dando evidenza del ruolo di poli turistici d’eccellenza, dalla nautica agli sport acquatici alla balneazione, e per tenere dentro il resto delle eccellenze presenti nel territorio della Basilicata.
Il sostegno da parte dei balneari deve essere visto in un’ottica di apertura costante al dialogo per perseguire lo sviluppo socio-economico dell’intera regione.
Per questo si ritiene necessario sfruttare tutte le opportunità di sviluppo, e si rivolge un invito a tutti i rappresentanti della politica regionale affinché ci si adoperi per discutere insieme come garantire l’occupazione, la serenità delle famiglie degli operatori turistici e la crescita delle specificità locali rivalutando l’intero territorio regionale all’interno delle strategie del turismo in Basilicata.