Nella splendida cornice di Casa Cava, a Matera, si è svolto nei giorni scorsi il forum dei cinque cluster lucani dell’innovazione. Si tratta di “aggregazioni” di soggetti pubblici e privati operanti in Basilicata in materia di Ricerca e Innovazione, spina dorsale dell’economia lucana nei settori legati alle tecnologie emergenti: Creatività, Aerospazio, Automotive, Bioeconomia ed Energia.
Durante l’incontro è stato tracciato un bilancio dell’attività svolta nell’ambito della programmazione Po Fesr 2014-2020. Come ribadito dall’Autorità di gestione, i cluster hanno saputo intervenire nei territori a supporto di Pmi, Startup, Comuni e altri Enti Territoriali, per costruire e sperimentare nuovi prototipi, per accompagnare le Pubbliche Amministrazioni nella ricerca di finanziamenti partecipando a progetti ministeriali (Pnrr) e per finanziare spinoff aziendali, progetti innovativi e mobilità internazionali svolti da aziende lucane grazie a fondi europei.
I rappresentanti dei cluster – Antonio Colangelo, Raffaele Vitulli, Antonio Braia, Domenico Lazazzera e Luigi Emanuele Marsico – hanno sottolineato i risultati raggiunti nei rispettivi ambiti di azione proiettandosi al futuro e alla nuova programmazione con la Regione Basilicata che stanzierà un milione e mezzo di euro per proseguire il percorso di collaborazione e innovazione nei cinque settori. Stanziamento frutto del patto collaborativo tra cluster e governo regionale che si consoliderà, come ribadito da Alfonso Morvillo, direttore generale per la programmazione e la gestione delle risorse strumentali e finanziarie.
Dal 2023 – è stato detto nel corso del forum – i Cluster hanno generato maggiori impatti sui territori della Basilicata, soprattutto grazie ad un’efficace collaborazione con gli uffici dell’Autorità di Gestione e del Dipartimento per lo Sviluppo Economico, sintonia che purtroppo si era persa durante e dopo il periodo pandemico e che aveva generato un blocco delle attività.
L’assessore regionale uscente, Michele Casino, ha più volte coinvolto i cluster lucani nella definizione di alcuni importanti progetti pilota a cui la Regione ha puntato e sta puntando in materia di Ricerca e Innovazione in Basilicata, sottolineando che nei nostri territori ci sono professionalità e talenti nei settori della ricerca applicata e delle tecnologie emergenti che vanno coinvolti contestualmente a realtà extra-regionali.
Il 90% delle Imprese e degli Organismi di Ricerca che aggregano i cluster, purtroppo non riescono ancora a trovare terreno fertile per lavorare in Basilicata, ma sono apprezzatissimi nel contesto nazionale e internazionale. Grazie ai cluster si sta riuscendo a far lavorare queste realtà nei nostri territori generando un impatto socio-economico da non sottovalutare.
Gli obiettivi per il prossimo futuro, per cui i cluster sono già a lavoro, riguarderanno l’incremento occupazionale, soprattutto giovanile, nelle filiere della S3 che fanno uso di tecnologie emergenti, il supporto alla transizione digitale e green sia alle Imprese che ai Comuni lucani, valorizzando sempre di più i gruppi di ricerca, le PMI innovative e le startup lucane e l’accompagnamento sul mercato nazionale e internazionale dei prototipi innovativi nati in Basilicata, per far crescere l’interesse nei confronti della nostra regione all’estero, non solo come terra vocata al turismo ma anche come ecosistema in cui è possibile un equilibrio tra tecnologie, ricerca e qualità della vita.