ROMA, 9 febbraio – Per il caso Potenza-Salernitana, la Corte ha rinviato a data da definire il processo. Gli elementi portati dalla Procura non sono stati ritenuti sufficienti. A Palazzi sono stati chiesti nuovi elementi, nel frattempo la Corte esaminerà tuttte le eccezioni sollevate dalla difesa. Al processo non sono stati ammessi i giornalisti, essendo stato ritenuto il ricorso di carattere ordinario.
IL PROCESSO – Oggi a Roma a partire dalle 13 nel salone Covisoc della Figc si è paerto il processo-bis per la gara Potenza-Salernitana del 20 aprile 2008 che i campani si aggiudicarono la partita grazie a una rete di Di Napoli al 39’ del secondo tempo. Sulla vicenda si è tenuto nell’agosto 2008 già un processo, adesso però c’è il bis perché la Procura Federale ha chiesto “la revocazione” del giudicato della Commissione Disciplinare Nazionale. Il nuovo processo oggi si terrà davanti alla Corte di Giustizia Federale riunita a Sezioni Unite con presidente Giancarlo Coraggio.
LE RICHIESTE DEL PROCURATORE PALAZZI – Le nuove richieste della Procura Federale: per il Potenza l’esclusione dal campionato mentre per la società granata sei punti di penalizzazione. Radiazione per presidente del Potenza Giuseppe Postiglione e tre anni e sei mesi di inibizione per il dirigente Pasquale Giuzio – entrambi detenuti – dopo gli arresti del 23 novembre scorso effettuati su mandato della Procura della Repubblica di Potenza.
SUBITO UN COLPO DI SCENA – Il primo colpo di scena arriva quando il processo vero e proprio deve ancora cominciare. La Corte di Giustizia Federale ha deciso la convocazione degli altri soggetti coinvolti nel proscioglimento dell’agosto 2008 nel procedimento condotto dalla Commissione Disciplinare Nazionale. Le posizioni dell’allenatore Pasquale Arleo e dei calciatori Ciro De Cesare, Luigi Cuomo e Andrea Cammarota – giudicati per omessa denuncia e prosciolti perché non è stato provato alcun illecito – sono dunque state ritenute rilevanti dalla Corte. (nella foto il Procuratore Federale Stefano Palazzi).
CASO UNICO – Non c’è un precedente di revocazione per presunto illecito sportivo e comunque non si ricorda una revocazione di una sentenza di tale rilievo. E’ utile ricordare come i tempi necessari per la prescrizione per la fattispecie di illecito sportivo, dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice di giustizia sportiva (1 luglio 2007) siano aumentati da due a quattro anni per le società e da quattro a otto per i tesserati. L’impianto accusatorio – grazie all’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza – sembra rafforzato dai nuovi fatti emersi, ma le difese annunciano battaglia. Il Potenza (Lega Pro, Prima Divisione girone B) è ultimo in classifica con 21 punti e lotta per evitare la retrocessione diretta perché le avversarie sono vicinissime. La Salernitana, invece, è fanalino di coda in Serie B con 15 punti.
L’AVV. CHIACCHIO: «SI DOVRA’ LOTTARE» – Nel primo processo di Potenza-Salernitana (agosto 2008) Eduardo Chiacchio, avvocato difensore del Potenza, ottenne un’indubbia vittoria davanti alla Commissione Disciplinare Nazionale che prosciolse Potenza e Salernitana dal reato di illecito sportivo, punendo il club lucano con tre punti di penalizzazione, in base all’art. 1, per non aver schierato la migliore formazione possibile. All’epoca la Procura Federale non propose appello. «Sul processo di oggi – aeva detto l’avvocato partenopeo Chiacchio prima della decisione di oggi – siamo fiduciosi anche se dovremo lottare. Ci troviamo di fronte alla richiesta di irrogazione della più grave delle sanzioni previste dal Codice di Giustizia Sportiva».
Biagio Angrisani
Michele Marchetti
Caro direttore l’ho detto e lo ripeto:
IO NON HO CUGINI AL FRESCOOOOOOOOOOO!!!!!
Noi siamo gente per bene :woohoo: :woohoo: 😆
P.S. GODOOOOOOO!!!!!!
palazzi uno di noi
….fallire o nn fallire…questo è il problema