Un importante risultato quello raggiunto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl in difesa dei lavoratori che prestano servizio in appalto presso il centro Oli Eni di Viggiano per fornire i servizi di sorveglianza sanitaria, promozione salute, assistenza ed emergenza sanitaria. L’Igeamed, società del Gruppo Igeam e primario operatore in Italia nella fornitura di servizi di medicina del lavoro, promozione della salute e corporate welfare, dopo aver vinto l’appalto, aveva subappaltato il servizio presso il Centro Eni di Viggiano. In fase di reinternalizzazione della committenza, l’Igeamed aveva proposto ai lavoratori una modifica del Contratto nazionale applicato, passando da quello cooperative sociali all’Anaste.
Immediatamente, come organizzazioni sindacali ci siamo mobilitate, chiedendo un incontro all’Azienda e aprendo una interlocuzione sulla cessione di contratto nella quale, come limite invalicabile, abbiamo posto proprio l’applicazione del contratto Anaste, un contratto cosiddetto pirata, sottoscritto il 27 dicembre 2022 con organizzazioni sindacali non rappresentative, un contratto fortemente peggiorativo che nega, anzitutto, i diritti dei lavoratori. E’ il caso di evidenziare, a tal proposito, che mentre Cgil, Cisl e Uil, nel corso della trattativa con Anaste, aspettavano risposte su temi importanti come la malattia e gli incrementi contrattuali, l’Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza età, con una scelta che non ha precedenti nelle relazioni sindacali, sottoscriveva un accordo con sindacati di certo non annoverabili tra quelli maggiormente rappresentativi, un contratto la cui priorità rimane quella di licenziare liberamente, colpendo economicamente chi si ammala. Un contratto nel quale sono stati aboliti i permessi ex festività soppresse, sono stati ridotti i rol, non sono previste le indennità professionali per tutte le professioni sanitarie, non è prevista alcuna garanzia nei cambi di gestione, non sono previsti tempi di vestizione e svestizione, è prevista una maggiorazione insufficiente per il lavoro supplementare e la parte economica innesca il cosiddetto dumping contrattuale.
Con estrema soddisfazione, abbiamo registrato un’immediata apertura da parte di Igeamed, che ha compreso le ragioni poste al tavolo da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e spiegato che la proposta di applicazione del contratto Anaste era unicamente dovuta al suo utilizzo in altre committenze similari da anni. Pertanto Igeamed, dopo una valutazione della proposta di mantenere ai lavoratori il contratto cooperative sociali, ha aderito alla richiesta, mantenendo intatti trattamenti retributivi e anzianità, facendo proseguire il contratto degli stessi dal 1 marzo senza soluzione di continuità
Una conclusione positiva sicuramente non scontata, che riteniamo possa rappresentare l’avvio di un percorso virtuoso, in un momento in cui, tra l’altro, a livello nazionale, è stato sottoscritto il rinnovo contrattuale delle cooperative sociali, un contratto che porta importanti incrementi retributivi per i lavoratori ed estende ulteriormente i loro diritti e sulla quale Igeamed ha interloquito con le Organizzazioni sindacali in maniera estremamente collaborativa, ponendosi in ascolto e mettendo in primo piano i diritti dei lavoratori.
L’auspicio è che tutte le Aziende e Cooperative comprendano, come fatto da Igeamed, quanto sia importante non applicare contratti pirata, e gli stessi committenti, pubblici e privati, prevedano l’esclusione dalle gare delle aziende che non applicano i contratti collettivi cosiddetti tradizionali.