Il Movimento Equità Territoriale Basilicata non parteciperà alle elezioni regionali del 21 e 22 aprile 2024.
Lo ha deciso il direttivo del Movimento dopo aver analizzato lo squallore, l’inconsistenza, l’incapacità e le guerre tra bande delle forze politiche lucane.
Il Met da vari mesi si stava muovendo, insieme ad altre iniziative civiche e progressiste lucane, ed era pronto a misurarsi e dare il suo apporto per sconfiggere le destre e aprire una nuova fase in Basilicata.
Purtroppo, questo centrosinistra ha dimostrato di essere uguale alla destra e dopo una serie di gaffe e di operazioni lobbistiche pilotate dall’auto candidatosi Chiorazzo e da altri ambigui e oscuri manovratori, è stato piegato e reso incapace di mettere in campo una proposta alternativa, credibile, autorevole, al servizio dei cittadini e di rottura col passato.
“La bocciatura del centrosinistra lucano è totale e senza appello – sottolinea il segretario nazionale del Met Piernicola Pedicini -. Per mere vicende di potere e di posizionamenti personali, il Pd e il centrosinistra hanno sacrificato la Basilicata e rischiano di lasciarla ancora nelle mani del centrodestra che vorrebbe massacrare il Sud con l’approvazione definitiva della legge sull’autonomia differenziata.
La Basilicata poteva diventare la quinta regione italiana che si sarebbe potuta opporre contro l’autonomia differenziata attraverso la richiesta di un referendum. Questa possibilità è stata sicuramente vanificata per l’irresponsabilità di partiti, fazioni e consorterie familistiche che se ne infischiano dei cittadini e pensano solo alle proprie carriere.
Il teatrino di chi proveniva dal centrosinistra e si è spostato a destra con Bardi, o di chi nel passato si era schierato contro il sistema di potere lucano e poi si è accodato ad un personaggio inquietante come Chiorazzo, è vergognoso e va combattuto.
Il Met Basilicata – conclude l’eurodeputato Pedicini – continuerà a lavorare comunque e con determinazione nei prossimi giorni con la raccolta delle firme a Potenza e a Matera per presentare le liste alle europee di giugno insieme al nuovo movimento “Pace, Terra e Dignità” fondato insieme a Michele Santoro e ad altre prestigiose figure del pacifismo, ambientalismo, civismo e meridionalismo italiano.
Poi, sarà in prima linea con i suoi candidati per garantire la presenza del Movimento Equità Territoriale al Parlamento europeo e seguitare ad operare a favore del Sud e della Basilicata”.