Vertenza CallMat, primo risultato positivo nell’incontro al Ministero con Urso e Calderone. Di seguito la nota integrale inviata dalle segreterie regionali di Basilicata di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc .
“Prendiamo atto, con soddisfazione, che su sollecitazione voluta da UilCom – Uil, Ugl TLC, Slc-Cgil e Fistel-Cisl , avvallato dai Ministri Urso e Calderone, la Dirigenza Tim ha confermato che per i Call Center e per il nostro sito lucano CallMat, si procederà per una proroga dei volumi e flussi. In attesa che il progetto individuato della digitalizzazione nella P.A. da affidare tramite TIM a questi call center vada a completarsi”.
Lo riferiscono a fine incontro avvenuto al Mimit in Roma, le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel CISL, UILCOM UIL e Ugl TLC sulla vertenza Tim e CallMat.
“Apprezziamo l’impegno e la celerità della Regione Basilicata che con la sua presenza al tavolo ministeriale non ha fatto mancare il supporto alla vertenza a sostegno momentaneo dei volumi occupazionali e la salvaguardia dei 418 dipendenti del sito di Matera”.
MIMIT, Call Center Appalto Tim, Stefano Conti (Ugl Tlc): “Presentato piano strutturale del Governo per la vertenza ma, occorre stringere i tempi”.
“Terminato da poco l’incontro al MIMIT sulla vertenza relativa ai call center che lavorano per Tim, con le OO.SS. di Settore, alla presenza del Ministro delle imprese e del Made in Italy Urso, il Ministro del Lavoro Calderone, le Regioni dove insistono le sedi coinvolte e le Aziende di contact center che lavorano la commessa TIM e che hanno subito la riduzione dei volumi di attività,” è quanto dichiara Stefano Conti Segretario Nazionale UGL Telecomunicazioni
“Il ministro Urso ha presentato un progetto pilota” prosegue il sindacalista, “proposto dalla regione Calabria, che prevede la riqualificazione e riconversione degli addetti al contact center verso attività che riguardano la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, attraverso un emendamento che fa riferimento ai fondi del PNRR nazionale e nello specifico di quelli destinati agli Enti Locali e non spesi, nominando le regioni coinvolte come Enti attuatori del progetto. Il Ministro Calderone ha ribadito l’attenzione del proprio dicastero a questa vertenza facendo riferimento ad un emendamento applicativo che dovrebbe riconoscere il CCNL delle Tlc come contratto di riferimento del settore dei contact center. Per quanto riguarda Tim, l’azienda si è impegnata a prorogare i volumi di traffico attualmente indisponibili per acquisire il tempo necessario al fine di avviare il progetto in questione.” “Come UGL Telecomunicazioni riteniamo positivo l’esito dell’incontro” continua il sindacalista “perché un partenariato pubblico/privato, se riuscirà effettivamente a decollare, può essere una prima risposta strutturale alla crisi del settore. Ovviamente ci sono ancora molte cose da definire per avere un quadro di normalizzazione del settore, come ad esempio il problema delle gare al massimo ribasso, piuttosto che le delocalizzazioni ancora troppo diffuse verso i Paesi extra UE e delle quali abbiamo richiesto al Governo un impegno verso tutte le aziende per riportare almeno una quota parte delle attività in Italia. “Abbiamo infine rimarcato” conclude Conti “l’importanza di mettere al centro del lavoro le risorse umane rispetto ai processi di automazione ed intelligenza artificiale che, qualora non saremo in grado di governare, accentueranno ancora di più i problemi occupazionali di tutto il settore. Infine è stato ribadita dal Governo l’attenzione per la vertenza Tim riguardo lo scorporo della Rete e la ServCo e la relativa tutela occupazionale con particolare attenzione alla trattativa aziendale in corso e preannunciando successivamente un tavolo di confronto a Palazzo Chigi.”
Incontro CallMat (call center Tim). Napoli: Progetto pilota del governo a salvaguardia occupazione
“Bene la proposta presentata oggi presso Palazzo Piacentini a Roma di un progetto pilota per la riqualificazione e conversione dei call center Tim in outsourcing, in Basilicata riguardante la CallMat di Matera, verso mansioni diverse da quelle del call center. Il governo guarda ad un modello per attività di dematerializzazione degli archivi cartacei della Pubblica Amministrazione. Importantissima l’azione posta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha presieduto il tavolo insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. La discussione ha affrontato in dettaglio la vertenza ed è stata proiettata ad una visione futura, alla presenza delle sei regioni interessate, tra le quali appunto quella lucana che vede coinvolte circa 400 unità. Nonostante il comparto stia subendo contrazioni dei ricavi, l’obiettivo del governo è di salvaguardare i livelli occupazionali e delle competenze”.