Sarà Rita Longobardi, eletta il 3 Aprile scorso dal Consiglio Nazionale, a guidare nei prossimi anni la Uil Fpl, la più grande organizzazione dei lavoratori attivi della UIL.
La giovane neo segretaria, nella sua veste di Segretaria Organizzativa Nazionale ha dimostrato grandi capacità di governo e di coesione tra i territori e le regioni ridando fiducia ed entusiasmo ad una categoria uscita di recente da una fase di commissariamento.
Rita Longobardi, tra l’altro, ha fatto tutto il percorso sindacale nella Uil Fpl, partendo dal basso fino a raggiungere questo risultato storico: essere la prima donna alla testa di una grande categoria che tutela le lavoratrici e i lavoratori della Sanità Pubblica e Privata, degli Enti Locali delle Regioni, delle Province, del Terzo Settore e della Cooperazione Sociale.
Prende quindi corpo in forma plastica quella sfida del sindacato nuovo, lanciata da Pierpaolo Bombardieri al Congresso di Bologna dell’autunno del 2022.
Un sindacato aperto ai giovani, alle donne, ai nuovi lavori e alle nuove professioni. Un sindacato capace di interpretare e guidare le profonde trasformazioni sociali ed economiche che devono conciliarsi con la difesa della dignità delle persone e del lavoro.
Il Consiglio Generale ha approvato l’ampia ed articolata relazione di Rita Longobardi e i contenuti dell’ intervento conclusivo del Segretario Generale, Pierpaolo Bombardieri, che hanno trattato vari temi, a partire dalle lotte della UIL condotte in questi ultimi anni per ridare dignità ai lavoratori del pubblico impiego, nel contrastare le morti sul lavoro, la precarietà e il lavoro sommerso e in difesa della sanità pubblica. Forti preoccupazioni sono state espresse circa l’insufficienza delle risorse che il Governo ha stanziato per il rinnovo dei contratti pubblici. La UIL si batterà fino in fondo per ridurre l’impatto drammatico della crescita dell’inflazione di circa il 16% negli ultimi due anni e per il riordino delle Autonomie Locali, dopo il fallimento delle Unioni dei Comuni e il ridimensionamento delle Province.
Il Governo ha ridotto le risorse agli Enti locali e lo stesso Piano assunzionale annunciato (120 mila nuove assunzioni circa) rappresenta un “pannicello caldo” a fronte di circa 1.200.000 unità che la Pubblica Amministrazione perderà fino al 2030.
Ma è soprattutto la sanità a destare le maggiori preoccupazioni anche perché “l’Autonomia Differenziata” metterà le regioni del Mezzogiorno con le spalle al muro. I bisogni di salute, spinti dalle profonde trasformazioni sociali, demografiche ed economiche degli ultimi decenni, sono aumentati in progressione geometrica ed a rischio, soprattutto al Sud, l’universalismo dell’accesso alle cure, garantito dalla nostra Costituzione. Nelle aree disagiate del nostro Paese non si potranno garantire i livelli essenziali di assistenza stante anche la carenza di medici e personale sanitario. Per la UIL occorrerebbe una sorta di Piano Marshall per difendere la natura pubblica e universale della sanità italiana.
Le stesse risorse del PNRR sono largamente insufficienti e se non si toglie la spesa sanitaria e quella per la coesione sociale dal Patto di Stabilità, il nostro Paese non potrà reggere l’impatto sui conti pubblici e lo stesso modello di welfare europeo entrerebbe in una crisi irreversibile.
Le risorse del MES sarebbero preziose in questo momento, ma l’Europa è chiamata a scelte ancora più radicali se non vuol vedere naufragare quel modello di sviluppo che ci invidia ed insidia il mondo intero.
Tante sono le sfide che attendono il sindacato in questi mesi e la Uil Fpl è pronta a raccoglierle.
Rita Longobardi e tutta la Segreteria nazionale avranno il sostegno di tutti i territori e quello convinto della Uil Fpl di Basilicata che con entusiasmo ha condiviso questa scelta di rinnovamento.