Firmato questa mattina nella Prefettura di Potenza il “protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela”. Rafforzata la cooperazione tra sistema bancario e Forze di Polizia. Di seguito la nota integrale.
Stamane la Sala Italia del Palazzo di Governo di Potenza ha ospitato la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela”, destinato a rafforzare le politiche di sicurezza nel settore bancario sul territorio della provincia di Potenza.
Elaborato sul canovaccio dell’Accordo-Quadro nazionale siglato a dicembre 2022 dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dall’ABI, il Documento pattizio è stato sottoscritto dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro e dal Coordinatore nazionale di OSSIF – Centro di ricerca ABI Sicurezza Anticrimine Marco Iaconis, anche in rappresentanza di dodici tra gli Istituti di credito operanti nella provincia di Potenza (Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Monte Pruno, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banco BPM, BCC Basilicata, BPER Basilicata, Compass Banca, Credito Emiliano, Intesa San Paolo e Unicredit).
Presenti all’evento, oltre i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, il Segretario della Commissione Regionale ABI Gianfranco Mancini, il Vice Direttore regionale della Banca Italia Paolo Lucchese e una rappresentanza degli Istituti di Credito aderenti.
Le linee progettuali dell’Intesa mirano a consolidare la cooperazione tra Istituzioni e mondo bancario per promuovere e mettere in campo strategie condivise finalizzate ad arginare fenomeni criminali che, nel settore bancario, stanno mostrando segnali di evoluzione. Le potenzialità delle nuove tecnologie, infatti, hanno portato negli ultimi tempi alla proliferazione di attacchi con tecniche di cyber physical security (attacchi multivettoriali), in cui vengono usate congiuntamente avanzate modalità di violazione fisica, informatica e di social engineering.
Per far fronte alle nuove sfide, il Protocollo di intesa si presenta nelle vesti di uno strumento altamente operativo, declinato su specifici ambiti di azione.
Segnalazione e Valutazione Rischi
Punto di partenza e, al tempo stesso, intelaiatura dell’intero Accordo, la previsione di un costante flusso informativo tra Istituti di Credito e referenti delle Forze di Polizia per la segnalazione di specifici rischi (es. guasto dei sistemi relativi al controllo degli accessi, movimenti sospetti di persone all’interno e all’esterno delle dipendenze bancarie, aumento anomalo di giacenze di cassa, etc.).
Per pianificare con maggiore efficacia gli strumenti da mettere in campo, l’Intesa richiede, inoltre, che gli Istituti di credito svolgano una puntuale valutazione del rischio di ogni singola dipendenza, con riferimento ad ipotesi di rapine, furti, attacchi multivettoriali, truffe alla clientela, atti vandalici e terroristici, aggressioni al personale non a scopo predatorio.
Misure di Mitigazione
La definizione del perimetro di rischio consente di passare al successivo step delle misure di sicurezza a mitigazione di specifici eventi:
· Rapine
· Furti agli ATM
· Furti e rapine alle cassette di sicurezza
· Furti ai dispositivi di custodia del contante
In questo ambito, assume particolare rilievo l’investimento che viene richiesto alle Banche aderenti per dotare ciascuna dipendenza, entro tre e sei mesi dalla data di sottoscrizione del Protocollo, di almeno cinque misure di sicurezza da scegliere nell’ampio panel offerto dal Protocollo, tra cui obbligatoriamente la videoregistrazione e il dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata o il dispositivo di erogazione temporizzata del denaro.
Ø Prevenzione
Ampio spazio viene, poi, dedicato alle politiche di prevenzione. L’Intesa prevede, infatti, una articolata disciplina volta a prevenire l’avverarsi di:
· Rischi multivettoriali (cyber physical security)
· Truffe ai danni della popolazione di età avanzata ovvero con educazione finanziaria contenuta
· Aggressioni al personale non a scopo predatorio
· Attacchi vandalici e terroristici
· Rischi di infiltrazioni criminali nell’economia legale
Nell’ottica del rafforzamento dello scambio di informazioni su scala territoriale e nazionale, il Protocollo prevede, infine, la mappatura unica dei sistemi di videosorveglianza e dei sistemi di sicurezza, attraverso il popolamento, da parte degli Istituti bancari, del Data-Base Anticrimine di OSSIF dove convergeranno anche tutte le notizie relative agli episodi criminosi censiti nelle singole sedi.
“Il Protocollo che abbiamo sottoscritto questa mattina si inserisce nel più ampio contesto di interventi volti a rafforzare la ‘sicurezza integrata’ sul territorio e rendere sempre più efficace la complessa e articolata strategia di prevenzione e contrasto della criminalità messa in campo dalle Forze di polizia. Oggi lo facciamo con le Banche, nelle settimane scorse abbiamo messo a punto altre intese con Poste Italiane e nelle prossime settimane faremo altrettanto con Confesercenti e Confcommercio, in un percorso che va nella direzione del complessivo rafforzamento di una Policy che, nella nostra provincia, garantisce già alti livelli di sicurezza, ma rispetto ai quali non va mai abbassata la guardia”, ha dichiarato il Prefetto a margine della sottoscrizione.
Il testo dell’Intesa sottoscritta oggi è pubblicato sul sito istituzionale all’indirizzo www.prefettura/potenza.it.