Stellantis, Uliano (Fim Cisl): “All’ad Tavares abbiamo ribadito le nostre richieste per rafforzare volumi e occupazione in tutti gli stabilimenti Italiani”. Di seguito la nota integrale.
Nell’incontro con ad di Stellantis Tavares, che si è tenuto questa mattina a Torino, abbiamo ribadito le richieste necessarie a rafforzare la presenza di Stellantis negli stabilimenti Italiani invitandolo a darci risposte concrete in termini di assegnazioni di nuovi modelli, anticipando i lanci produttivi nei vari siti italiani e assegnando anche nuovi modelli a partire dalle emergenze di Mirafiori e Cassino, fino a mettere in sicurezza tutte le produzioni di ogni stabilimento Italiano. Se il milione di veicoli è l’obiettivo, condiviso al tavolo con il governo italiano, è necessario invertire la tendenza riscontrata nel primo trimestre di una flessione del 9,8% dei volumi produttivi.
L’Ad di Stellantis ha ribadito la volontà di far crescere il proprio business in Italia, rilanciando in particolare i marchi Fiat, Lancia, Maserati e Alfa Romeo oltre agli altri brand del gruppo Stellantis. Tavares ci ha confermato l’impegno di Stellantis di portare le produzioni italiane a 1 milione di veicoli, ma nello stesso tempo ha precisato che l’eventualità di un potenziale produttore cinese lo metterebbe a rischio e soprattutto comprometterebbe la tenuta degli stabilimenti italiani, in quanto si collocherebbe su un mercato limitato con un maggior numero di concorrenti.
L’ad ha più volte evidenziato la situazione di caos che si è determinata nel settore a seguito delle normative UE sulle limitazioni Co2 e sulla volontà di un quadro politico che dichiara di volerle modificare. Il Gruppo si è mosso per avere per il 2027 modelli elettrici, batterie, cambi elettrici, contro il rischio sanzioni, ma la storia potrà cambiare con gli esiti delle elezioni in Europa e quindi, solo alla fine del 2024, sarà in grado di decidere se accelerare o rallentare le elettrificazioni di tutti i veicoli dal 2028 al 2035, in una logica di flessibilità.
Le 4 nuove piattaforme full electric del gruppo Stellantis sono state comunque studiate sia per le motorizzazioni full electric, che per quelle a combustione; l’ad ha comunque evidenziato che bisogna trovare le soluzioni per compensare il 30% del costo in più delle autovetture elettriche. Molte delle considerazioni fatte dall’ad hanno evocato il pericolo cinese, sottolineando che nel 2024 la quota di del mercato europeo, corrispondente a 15 mln di veicoli, sarà a brand cinesi per il 10%: parliamo di 1,5 mln di veicoli corrispondenti alla produzione di 10 stabilimenti da 150.000 unità.
Tavares ha annunciato anche la decisione di rilanciare il marchio Lancia, puntualizzando che la seconda auto a marchio Lancia sarà prodotta in Italia nello stabilimento di Melfi. Sui marchi Maserati ha riconfermato le scelte di elettrificazione sulle attuali produzioni negli stabilimenti di Mirafiori, Cassino e Modena. Sulla partenza degli incentivi alla domanda ha ribadito che la produzione su Mirafiori potrebbe aumentare di 20.000 vetture.
L’incontro di oggi – secondo il Segretario generale della FIM Uliano – è stato un confronto molto franco rispetto alle preoccupazioni e alle problematiche che gli stabilimenti Stellantis e l’indotto stanno attraversando in questo periodo di transizione. Non abbiamo avuto al momento risposte precise, ma l’ad si è impegnato a dare concreto riscontro alle nostre rivendicazioni, a partire dal confronto aperto con il Governo.