La statua dei Bersaglieri sarà trasferita da via Nazionale alla centrale via Don Minzoni.
La Giunta comunale, accogliendo la richiesta dell’associazione nazionale Bersaglieri, sezione “M. Binetti” di Matera, ha deliberato la destinazione di un’area pubblica all’inizio di via Don Minzoni, dove traslare la statua simbolo del glorioso Corpo militare attualmente installata in via Nazionale su terreno di proprietà Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale). La statua sarà donata al Comune e collocata in uno spazio verde che sarà denominato “Giardino del Bersagliere”, perché il Corpo militare ammirato per il proprio valore durante le guerre del secolo scorso, come nei conflitti anche in ambito sociale, si è sempre contraddistinto nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali e da eventi straordinari ed emergenziali. L’opera andrà anche ad arricchire e incrementare il patrimonio storico-artistico della città dei Sassi e sarà installata a totale spese e cura dell’Associazione nazionale Bersaglieri, sezione di Matera, sia per la realizzazione di un basamento su cui poggiare la statua, che per la sistemazione a verde dell’area. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco, Domenico Bennardi, con l’assessore al Patrimonio, Angela Mazzone, per questa decisione che migliorerà il decoro del centro urbano, rendendo meglio visibile un simbolo glorioso della storia nazionale da oggi proprietà comunale.
Mi permetto di osservare, senza nulla levare al
” Corpo militare ammirato per il proprio valore durante le guerre del secolo scorso, che si è speso
con pari valore nei conflitti anche in ambito sociale”, che proprio all’ingresso del centro storico vicino al parco della vistazione sarebbe stato molto più giusto mettere una statua che simboleggiare la civiltà contadina che con le poche risorse disponibili , con il duro lavoro e l’onestà ha saputo dare un esempio di dignità senza eguali rendendo questa città Bella e autentica ammirata in tutto il mondo .CONTINUIAMO a rendere questa città bella non disconoscendo le nostre radici