Legambiente Basilicata presenta la sua agenda programmatica per le elezioni regionali 2024 con 108 proposte per la transizione ecologica che serve alla nostra Regione.
“Il nostro documento – sostiene Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata – non può non partire dal dato di fatto che il ritardo socio-economico della Basilicata si stia progressivamente aggravando, come dimostrano anche gli spaventosi dati sullo spopolamento . L’economia lucana, sostenuta da due settori economici, l’automotive e l’industria estrattiva fossile, quindi di fatto strettamente dipendente da grandi imprese multinazionali, non è riuscita. malgrado ciò, a crescere e, soprattutto in prospettiva futura, rischia di franare definitivamente se non verrà data priorità ad altri settori produttivi e non si investirà in innovazione. Queste sono le conseguenze di scelte di politica economica fatte negli ultimi 20-25 anni orientate ad un deliberato e progressivo ridimensionamento della componente produttiva endogena, all’abbandono di politiche di sviluppo connesse alle vocazioni territoriali, allo smantellamento della programmazione regionale”.
“La Regione – continua Lanorte – si appresta, tuttavia, ad affrontare una fase storica decisiva in uno scenario di opportunità, derivante dalla disponibilità di risorse finanziarie probabilmente irripetibile. La chiave ambientale, con al centro la transizione ecologica ed energetica, è, a nostro parere, ‘la questione’ che definirà le forme dello sviluppo, la grande opportunità per creare lavoro, per rendere più competitiva l’economia, per spingere innovazione e ricerca e combattere le disuguaglianze economiche, sociali e territoriali”.
“Una sfida – secondo Lanorte – che richiede una condizione di base, oggi assente, che è l’efficientamento della Pubblica Amministrazione. Ma che necessita anche di una strategia di rafforzamento del sistema dell’innovazione in grado di aiutare imprese e cittadini. Questa potrebbe anche essere una delle chiavi per spingere i grandi players industriali presenti sul territorio ad investire e riconvertire la produzione. Vale per Stellantis e il suo indotto a Melfi. Vale per le aree con attività estrattive di petrolio e gas in cui la Regione non riesce a definire ancora una linea strategica, nemmeno preliminare, per la transizione verso produzioni no-oil”.
“Il Sud Italia – dichiara ancora Lanorte – è la parte del Paese più esposta a rischi climatici, ma è anche il luogo più predisposto naturalmente ad investimenti sulla transizione ecologica ed energetica. Nella fase storica che si sta aprendo, il Mezzogiorno e a maggior ragione la Basilicata, possono inaugurare una nuova stagione industriale green e fossil-free. Qui più che altrove ci sarà infatti la necessità di progettare, realizzare, gestire, manutenere piccoli, medi e grandi impianti a fonti rinnovabili, quelli dell’economia circolare, i depuratori delle acque reflue, le nuove infrastrutture ferroviarie e della mobilità sostenibile, le ciclovie turistiche e i relativi servizi, le economie territoriali garantite dall’agroalimentare di qualità, dallo sviluppo delle aree protette, dalla gestione forestale sostenibile, dalle risorse idriche, dalla manutenzione del territorio, dalla riconversione produttiva delle aree da bonificare e di quelle legate all’industria fossile. Una rivoluzione fondata sulla tecnologia e l’innovazione grazie alla quale sarà possibile non solo frenare l’emigrazione dal Sud ma addirittura invertirla, richiamando qui giovani lavoratori da altri territori”.
Le 108 proposte allegate all’Agenda per le Elezioni Regionali 2024 della Legambiente Basilicata APS sono frutto della lunga e radicata esperienza dell’associazione ambientalista in Regione; 17 aree tematiche che riassumono l’impegno ed il pensiero della nostra comunità, da sempre guidata dall’ambientalismo scientifico. Legambiente Basilicata mette a disposizione, di tutte le candidate e di tutti i candidati alle elezioni regionali del 21 e 22 aprile 2024, oltre che di tutti i cittadini, le sue proposte e l’Agenda per la Basilicata del 2030, come contributo alla promozione della transizione ecologica necessaria ed inevitabile.
Chiamiamo tutte le forze politiche ad assumere impegni chiari per il futuro della Basilicata, promuovendo investimenti e politiche di sviluppo essenziali per il benessere delle comunità e la cura dei territori. L’abbandono delle fonti fossili di energia (petrolio e gas) e lo sviluppo delle rinnovabili saranno il cardine della Transizione: la Basilicata può e deve raccogliere questa sfida globale.
L’agenda e le proposte possono essere scaricate al seguente link:
https://drive.google.com/drive/folders/18NRNsWCaCE9uH-i9qYdiAZg3SDc2wN4T?usp=sharing