Giovani Democratici Provincia di Potenza: “Licenziata all’unanimità mozione PD a sostegno di “Voto dove vivo”. Parere favorevole della prima commissione consiliare provinciale di Potenza. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo con ritrovata speranza la notizia del parere favorevole, da parte della prima commissione consiliare provinciale di Potenza, della mozione Voto Dove Vivo a sostegno del DDL 787 ( accesso al voto presso il comune di domicilio ai fuorisede per motivi di studio lavoro e salute) depositata dal Consigliere del Partito Democratico, Vincenzo Bufano che ringraziamo sinceramente per aver accolto la nostra battaglia.
Questo primo atto, in attesa dell’approvazione nel prossimo Consiglio Provinciale, rappresenta un inizio nel percorso che la politica regionale dovrebbe intraprendere per rimettere al centro della propria visione i giovani e le giovani lucane. Come possono infatti le giovani generazioni partecipare alle scelte della vita politica se non è permesso loro neanche di esercitare il diritto di voto nonché uno dei più alti diritti in una democrazia? Un rapporto dell’Osservatorio Talents Venture certifica come la Basilicata abbia un tasso di abbandono dei soli studenti fuorisede pari al 77%, dietro alla sola Valle D’Aosta (78%) e secondo un’elaborazione Openpolis sui dati Libro bianco sull’astensionismo e Istituto Cattaneo, risalente al 9 settembre 2022, il 24,8% degli astenuti in Italia prende questa decisione per via di cause di forza maggiore, un dato superiore rispetto a quello di qualsiasi altra motivazione, incluse sfiducia, protesta e disinteresse.
Ringraziamo il Comitato apartitico Voto Dove Vivo, cui abbiamo da subito aderito, per il grande lavoro dal basso di ragazze e ragazzi, iniziato nel lontano 2018, che ha portato ad una massiccia sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema.
Ricordiamo il paradosso tutto italiano per cui un nostro concittadino che vive all’estero possa votare senza problemi in occasione delle elezioni amministrative, regionali, politiche , europee o dei referendum, mentre un cittadino fuorisede è costretto a “tornare a casa” per esercitare un proprio diritto.L‘Italia, al momento, è uno dei 3 Paesi in Europa, insieme a Cipro e Malta, a non permettere il voto fuorisede. È inaccettabile lasciare circa cinque milioni di studenti e lavoratori fuorisede senza il diritto di votare. Non è concepibile sminuire il valore della partecipazione e del protagonismo di una nuova generazione che si vede tagliata fuori dai momenti elettorali e quindi non rappresentata.
Apprezzabile senz’altro lo sforzo del Governo che si è adoperato con urgenza per permettere il voto fuorisede, approvando al Senato il ddl n. 997 di conversione in legge del c.d. Decreto elezioni, nel quale si prevede la sperimentazione per il voto ai soli studenti fuorisede in occasione delle prossime elezioni europee, rendendo però la misura circoscritta nel tempo e nel perimetro.
La mozione appena licenziata dalla commissione invece punta a impegnare il consiglio provinciale a sollecitare il Parlamento affinché approvi il Disegno di Legge n 787, così da allargare la platea degli aventi diritto anche a chi è fuorisede per motivi di lavoro(quasi 4,5 milioni di persone) e di salute e per renderla parte strutturale del nostro sistema elettorale.
Rimaniamo fiduciosi per l’approvazione del Consiglio Provinciale di Potenza, È ora che vengano pienamente applicati gli articoli 3 e 48 della Costituzione per permettere il voto eguale e libero a tutti i cittadini, eliminando gli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitino l’uguaglianza degli stessi. I fuorisede, che lo siano per motivi di studio, lavoro o cura, non sono cittadini di serie B.
Concludiamo con un appello al voto. Il 21 e il 22 aprile sarà un momento molto importante per la nostra regione e per il nostro futuro, a prescindere dal colore politico, è importante che si vada a votare, soprattutto chi desidera il cambiamento.L’astensione è amica dello status quo. Siamo consapevoli che gli sconti sui treni non sono sufficienti: oltre al fattore economico esiste anche il fattore tempo, molto sottovalutato, ma in attesa dell’approvazione definitiva di “voto dove vivo” al Parlamento, non possiamo fare altro che adeguarci e continuare a lottare per il nostro futuro.