In che modo le persone, attraverso la cultura, possono modificare comportamenti ed abitudini che abbiano un impatto virtuoso su natura e ambiente? Da questa riflessione nasce la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci, in programma fra aprile e giugno a Matera, Moliterno (PZ) e Pisticci (MT).
La rassegna rappresenta la prosecuzione delle attività sul tema della relazione arte/ambiente avviata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con l’inaugurazione dell’opera di Tomás Saraceno “Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories” lo scorso novembre nella chiesa della Madonna del Carmine di Palazzo Lanfranchi, grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera.
Attraverso residenze artistiche, spettacoli, proiezioni e incontri che intendono raggiungere un pubblico ampio, con particolare attenzione ai giovani, utilizzando spazi non convenzionali della città di Matera per arrivare fino alle aree interne della regione Basilicata, la rassegna “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza” invita a sperimentare il “potere sovversivo della catastrofe permanente”, per ripensare insieme nuove forme di riconnessione e coesistenza tra individui e natura.
“Attraverso la cultura e le sue molteplici forme di espressione la Fondazione Matera Basilicata 2019 – spiega il Direttore Giovanni Padula – può far parlare tra loro mondi diversi. In questo programma pubblico al centro del dialogo c’è il tema dell’ambiente e del cambiamento climatico con le sue urgenze, declinato attraverso differenti linguaggi come arte, cinema, musica, filosofia, teatro, sempre attenti a coniugare le questioni ambientali con il tema della democrazia e delle comunità”.
Il programma si apre simbolicamente il 22 aprile, Giornata mondiale della Terra, al Cineteatro Pino di Moliterno con un appuntamento dedicato agli studenti dell’Istituto superiore “F. Petruccelli – G. Parisi”, la proiezione del film “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, un’inchiesta collettiva che ha lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati dai registi nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia. Dal 7 al 26 maggio il comune dell’alta Val d’Agri ospiterà la residenza artistica del collettivo Post Disaster, interessato a sviluppare un progetto che mette in relazione il territorio della Val d’Agri con il golfo di Taranto. La residenza, che vedrà la collaborazione del biologo e musicista Donato Epiro, si chiuderà con una performance sonora in cui la sperimentazione elettronica post-industriale in corso nella città di Taranto incontra la tradizione musicale locale. Il 18 maggio alle 20:00, al Cineteatro Pino, ci sarà la proiezione e il talk con il regista Edoardo Morabito del film “L’Avamposto” (2023) con protagonista, Christopher Clark, un eco‐guerriero che alla spettacolare distruzione della foresta amazzonica oppone un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva.
A Matera sarà Piazza Cesare Firrao ad ospitare due appuntamenti del programma. Il 4 maggio alle 20:00 ci sarà la proiezione, seguita dal talk con la regista Elisa Flaminia Inno, di “Donne di terra” (2021) incentrato su un gruppo di donne che nel Sud Italia auto-produce cibo e risorse attraversando una trasformazione personale necessaria alla salvaguardia del pianeta. Il 5 giugno, nella Giornata mondiale dell’Ambiente, sarà proposto alle 20:00 il film “Il Buco” (2021) di Michelangelo Frammartino: un gruppo di speleologi scopre una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.
Il 25 maggio alle 19:00 a Casa Cava si terrà la lectio magistralis “La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia” del prof. Piergiorgio Donatelli, docente di Filosofia morale presso la Sapienza di Roma, dove dal 2019 dirige il Dipartimento di Filosofia. Il 17 maggio alle 20:30 l’Ex Convento di SS Lucia e Agata alla Civita ospiterà “Eurybia”, la live performance della musicista e danzatrice Francesca Heart, che crea musica avventurosa ispirata alla mitologia del mare Mediterraneo e alle colonne sonore di film e videogiochi. Dall’1 al 15 giugno, Studio Andreco terrà un workshop per la co-creazione, nel quartiere di Serra Venerdì, di installazioni e infrastrutture verdi capaci di favorire i processi di rigenerazione ambientale e allo stesso tempo di allungare i tempi di permanenza e di interscambio tra gli esseri viventi e l’ecosistema.
Lo scenario naturale del Teatro dei Calanchi di Pisticci accoglierà, il 9 giugno alle 21:00, “Spira”, il concerto della musicista e cantautrice Daniela Pes che riporta ai suoni primordiali e profondi della terra per definire un nuovo archetipo di musica in cui radici ancestrali convivono con sonorità contemporanee, in una metamorfosi continua capace di restituire un paesaggio sonoro lunare, cosmico, futuribile.
A chiudere il programma, il 18 giugno alle 20:30 in Piazza San Giovanni a Matera, sarà lo spettacolo dei Deproducers “Botanica”, prodotto da Aboca, che mette in relazione musica e scienza per raccontare le meraviglie del mondo vegetale. La formazione live composta da Telmo Pievani – voce narrante, Vittorio Cosma – tastiere, Riccardo Sinigallia – voce e chitarra, Gianni Maroccolo – basso, Roberto Angelini – chitarra, Simone Filippi – batteria, condurrà in un paesaggio musicale inedito dove temi musicali e videoproiezioni originali racconteranno la magia del mondo vegetale e la sua importanza per la nostra stessa sopravvivenza.
L’ingresso agli appuntamenti del programma è gratuito e libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per il concerto di Daniela Pes del 9 giugno al Teatro dei Calanchi di Pisticci è necessaria la prenotazione, attiva a partire dal 13 maggio su Eventbrite. A supporto di tutti gli appuntamenti in programma ci sarà l’Associazione Volontari Open Culture 2019.
“Catastrofi ambientali, ecologiche, crisi politiche, sociali, economiche o migratorie sono diventate la lente con la quale leggiamo la contemporaneità, rendendo nebulosa ogni possibilità di futuro. Ma la crisi non è solo l’acme della malattia del mondo; è la forza trasformatrice che induce a prendere posizione dinanzi alla complessità del presente.
Movimenti ambientalisti, teorie filosofiche e pratiche di collettivi e artisti, ma anche la spinta propulsiva di gruppi informali di giovani individui, hanno intrapreso un percorso di comune presa di coscienza che vede nella rete, nella circolarità delle idee e delle azioni, l’unica strategia per mettere in pratica un altro modo di vedere, vivere, respirare insieme.
Studi scientifici hanno dimostrato che le uniche possibilità di sopravvivenza in ambienti estremi caratterizzati da scarsità di risorse risiedono nella piena e incondizionata collaborazione e nel mutuo appoggio tra individui della propria specie e con quelli di specie diverse (Fitopolis. La città vivente, Mancuso S., 2023).
Snodandosi attraverso una rete vivente capace di favorire il molteplice, la relazione e il decentramento e di resistere anche in condizioni ambientali avverse, il pensiero rizomatico invita a reimmaginare il presente ampliando la trama di relazioni ecosistemiche, celebrando attraverso l’arte e la cultura scenari inediti capaci di ispirare le scelte che l’umanità si troverà a fare nel prossimo futuro”.
Imma Tralli e Roberto Pontecorvo