Sabato 27 aprile 2024 alle ore 21 al Teatro Due Torri di Potenza è in programma il concerto di Rino Gaetano band per la rassegna “Eventi d’autore 2024” promossi dall’Associazione culturale “Idea Potenza” e “To be radio”
“Di mio zio mi raccontano che fosse umile e che amava tornare nei luoghi che aveva frequentato prima che il successo lo travolgesse”. Lo ha dichiarato, Alessandro Gaetano, nipote di Rino.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione culturale “Idea Potenza” e da “To be radio” nell’ambito della rassegna musicale “Eventi d’autore 2024” patrocinata dal Comune di Potenza.
Alessandro, musicista e fotografo autodidatta, compositore di brani strumentali, ha una sua identità e un suo percorso professionale ben definito, ma nel cuore il desiderio di “proseguire – dice – un cammino che lo zio, Rino, ha interrotto troppo presto”.
“Mio padre era poco presente, Rino era sempre accanto a noi. Una presenza fatta di momenti di condivisioni quotidiane, ma anche quelle speciali come la mia Prima Comunione. Ha voluto essere lui ad organizzarla e conservo la foto che ci ritrae proprio in quella giornata così importante”.
Figura fondamentale nella vita di Alessandro, sua nonna, che lo ha aiutato a prendere consapevolezza del suo talento facendogli superare la paura del palco.
Alessandro Gaetano, musicalmente nasce nel 1991, grazie a Marcello Casco, che ha visto in lui un talento da coltivare e di cui prendersi cura.
Un lungo periodo di esibizioni e una discreta gavetta lo hanno portato, nel 1999, a dare vita alla “Rino Gaetano Band”. E’ stata un’idea della sorella di Rino Gaetano, Anna, per far conoscere le canzoni dell’artista, alle giovani generazioni. Un modo per non fermare quell’onda innovativa che aveva travolto il panorama musicale italiano.
La “Rino Gaetano Band”, presenta i più grandi successi di un artista da sempre fuori dagli schemi.
Quelli della “Rino Gaetano Band” sono concerti dinamici e coinvolgenti, che puntano a omaggiare sempre la figura del cantautore, senza trascurare il divertimento e il lasciarsi trasportare nel profondo della musica di Rino e nei suoi testi.
Alessandro Gaetano – nipote del cantautore – con Paolo Petrini, Fabio Fraschini, Michele Amadori, Alberto Lombardi e Marco Rovinelli, si esibiscono sul palco proponendo brani noti, meno noti e postumi, da “Mio fratello è figlio unico” e “Berta filava” a “Nuntereggae più”, da “Ma il cielo è sempre più blu” e “Sfiorivano le viole” a “Gianna”, passando per “Aida”, “Ahi Maria”, “Ti tititi”, “I miei sogni d’Anarchia”, “Escluso il cane” e molte altre.
Un’occasione imperdibile, dunque, per i tantissimi fan di Rino Gaetano, che lo amano e lo seguono fedelissimi, ma anche per chi non ha avuto modo di vivere direttamente l’artista italiano.
L’impegno della “Rino Gaetano Band” passa anche per quella volontà, immutata nel tempo, di continuare a tenere vive le canzoni dell’autore, tramandando, grazie ad esse, emozioni forti, nella costante certezza che nessuno possa eguagliarlo, né debba imitarlo, ma solo omaggiarlo con professionalità, umiltà e rispetto.
Certo, per Alessandro è stata ed è una grande responsabilità, ma la sua tenacia e la sua determinazione danno al suo lavoro una connotazione e una identità ben precisa: non una imitazione dello zio, ma un modo per divulgare e per non dimenticare salvaguardando il suo percorso personale e professionale costruito in questi anni.
Come definiresti le canzoni di tuo zio?
“Senza dubbio di rottura, – dice Alessandro – controcorrente, ermetiche, dirette, ma soprattutto senza tempo. Non hanno spazio e confini. Sono canzoni di protesta. Ad esempio, con la canzone “Gianna”, cantata a Sanremo nel 1978, fu la prima volta che al festival si pronunciò la fatidica parola: sesso.
Tra l’altro la canzone “Gianna” fu eseguita prima di Sanremo. Era la fine del 19’77 e Rino la cantò, in anteprima, a ‘Primo Nip’, programma radiofonico condotto da Sandra Milo. Fece ascoltare anche ‘Nuntereggae più’, con un testo diverso da quello poi edito ufficialmente.”
Dal 16 febbraio di quest’anno fino al 28 aprile, Rino Gaetano è stato protagonista della prima grande mostra a lui dedicata, al Museo di Roma in Trastevere. Ad organizzarla Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano in collaborazione con il COR (Creare, Organizzare, Realizzare). Racconta la parabola artistica e umana di un personaggio che ha raggiunto l’eccellenza. Si tratta di una mostra completa che, per la prima volta, esplora, a 360 gradi, il talento geniale di Rino.
La famiglia Gaetano l’ha fortemente voluta e ha fornito materiali preziosissimi.
La mostra illustra, in tutti i suoi aspetti, il talento poliedrico dell’artista italiano che si è dispiegato nella musica, nella scrittura, nella fotografia, nello studio delle lingue e delle altre culture.
Le sue canzoni affrontano temi sociali e politici ancora attualissimi in forma leggera e dissacratoria. Il pubblico ritroverà le canzoni di Rino, i suoi libri, le chitarre e gli altri strumenti, le partecipazioni tv e radio, cappelli, abiti, oggetti di uso quotidiano, foto, filmati, documenti. Materiale inedito e sorprendente che racconta un’artista tuttora celebrato in ogni angolo d’Italia.